Il
4 o il 5 ottobre potrebbe essere il giorno dei cinesi; è previsto infatti, nei primi giorni della prossima settimana, un incontro che potrebbe essere determinante per il
futuro del Palermo.
Finora hanno agito nell'ombra e non è detto che non ci resteranno. E' chiaro infatti l'intento della cordata orientale: rendersi noti solo ad operazione chiusa. Ma se il closing non ci sarà, potremmo non sapere mai chi voleva comprare il club rosanero.
Intanto, da indiscrezioni in nostro possesso, emergono nuovi particolari:
il gruppo cinese ha già avviato da diversi mesi la due diligence e il meeting dei prossimi giorni potrebbe anche rivelarsi decisivo per la conclusione dell'operazione e quindi per la cessione del club.
Se domanda e offerta coincideranno,
tra martedì e mercoledì ci potrebbe essere la firma (signing) e il Palermo potrebbe passare dalle mani di
Zamparini a quelle dei nuovi imprenditori cinesi.
A garantire per la cordata sarebbe un'importante banca internazionale. Non solo fondi orientali, uno dei quali
garantito dal Governo cinese, nell'operazione: ci sarebbe, infatti, anche un
fondo misto cina-inghilterra.
Qualche ostacolo potrebbe derivare dalla politica: i cinesi, infatti, vorrebbero garanzie sulla possibilità di costruire in tempi rapidi lo stadio e il centro sportivo. Ma in vista delle prossime
elezioni comunali del 2017 è difficile avere certezze, anche perché molto dipenderà da chi vincerà le amministrative.
In caso di esito negativo, ovvero di mancato closing, si potrebbe andare in contro ad un nuovo posticipo, oppure al
ritiro dall'operazione,
dopo quello di Frank Cascio di qualche giorno fa, della cordata cinese.
Michele Sardo