Baldini, questo Palermo è bellissimo. Manca la ciliegina finale

Baldini, questo Palermo è bellissimo. Manca la ciliegina finale

Mister Baldini non si è mai nascosto, non potrebbe farlo davanti alla sua Palermo. Lo ha detto a chiare lettere dal primo giorno: “Qui voglio vincere, siamo il Palermo”. Tutto è ancora possibile, ora non ci crede più soltanto Baldini ma, cosa più importante, anche la piazza rosanero spera più che mai, si riconosce nella squadra e soffre con lei.

Tutto inizia da gennaio. Baldini prende una squadra praticamente allo sbando, incapace di vincere, segnare, divertirsi in campo. Il Palermo era gruppo senza certezze, schemi, titolari, una non-squadra fatta solo di buoni giocatori.

Non è stato facile per Baldini, questo per diversi motivi: il Palermo era in crisi, lui era arrivato a stagione in corso e con il Calciomercato già iniziato. Eppure non si è arreso. Dopo la prima scossa, quella che ha regalato le prime brillanti vittorie, è arrivato il calo o meglio il crollo, che ha avuto il suo apice nei tre pareggi contro Andria, Potenza e Paganese.

Tre partite nelle quali anche Baldini avrà fatto degli errori ma proprio lì, nel momento più critico della stagione, si è visto il grande allenatore. C’è chi avrebbe sviato il problema (tanti prima di lui lo hanno fatto), invece Baldini ha deciso di non accontentarsi: ha ripreso in mano la squadra, strigliandola davanti alla stampa e ai tifosi, le ha ridato un’anima e un senso. Tempo niente e il Palermo ha ricominciato a volare, scrollandosi di dosso tutte le paure, in primis quella di non riuscire a vincere in trasferta.

Oggi, i rosa si presentano ai play-off da migliore terza, miglior attacco dei tre gironi, da squadra che sa vincere gli scontri diretti, che viene da 4 vittorie consecutive, 13 gol fatti e solo 2 subiti. Sono tutti gli ingredienti di una magnifica ricetta: Baldini, la torta è bellissima ma ora serve la ciliegina.