Come un disco rotto

Come un disco rotto

La prestazione, la mancanza di carattere della squadra, la sconfitta di turno e le dichiarazioni post-partita a tratti alienanti di Eugenio Corini. Da quasi due mesi a questa parte si assiste ad un continuo loop a cadenza rituale in cui - nonostante l'ottimismo del pre-partita - si finisce nello stesso vortice.

Un circolo vizioso da cui non si intravedono vie di uscita. Eppure non vi è nemmeno margine di errore, in questo loop: mai qualcosa che porti fuori da questo schema: mai una bella prestazione, mai una vittoria davvero convincente, mai una dichiarazione da parte del tecnico che contempli un: "Abbiamo giocato davvero male, ci dispiace. Siamo il Palermo e siamo doverosamente chiamati a fare di più".

Questo è: magari questo pezzo farà anche arrabbiare qualcuno, sia tra i tifosi che in società: poco importa. Momenti come questo impongono riflessioni serie, importanti. Eppure, il City Football Group continua a fare orecchie da mercante, confermando un progetto tecnico ormai alla deriva se si guarda dalla prospettiva dalla panchina. E intanto lo scollamento con la piazza continua a farsi sempre più evidente.