Lo stadio Barbera ha bisogno d'aiuto, aspettare Euro2032 è un rischio. Il punto con il consigliere Randazzo

Lo stadio Barbera ha bisogno d'aiuto, aspettare Euro2032 è un rischio. Il punto con il consigliere Randazzo

Tiene banco ormai da settimane la questione legata alle condizioni dello stadio Renzo Barbera di Palermo. Come è noto a tutti, l’impianto di Viale del Fante avrebbe bisogno di non poche migliorie visti ormai i tantissimi anni passati dall’ultimo “ritocco”. Si è provato a fare il punto della situazione intervistando il consigliere comunale Antonino Randazzo, che si è così espresso:

 

“Il sindaco si è impegnato formalmente a recuperare lo stadio, e sono tante le questioni da affrontare: le postazioni per i portatori di handicap, i servizi igienici, le sedute, l’impianto di illuminazione, l’audio, i tornelli da ammodernare, e inoltre c’è la questione secondo anello costruito per Italia 90, che ancora non è a norma”:

 

Si aspetteranno i fondi promessi dal ministro dello sport Abodi, se l’Italia dovesse ottenere gli Europei del 2032?

“Certamente l’amministrazione comunale non ha risorse al suo interno per fare una vera programmazione di ripristino, perché qui si parla di interventi di un certo rilievo, bisogna riammodernare non poco. Vista l’opportunità promessa dalla federazione italiana, sarebbe l’occasione per fare qualcosa per lo stadio della quinta città d’Italia. Anche il presidente Mirri ha sempre detto di voler restare al Barbera, tant’è che erano già nate delle interlocuzioni in tal senso per far diventare il Palermo calcio, di fatto, proprietario della struttura”.

 

Ma al netto di questa candidatura, non sarebbe meglio affidare lo stadio, in concessione magari, al City Football Group?

“Ovviamente in quel caso la manutenzione straordinaria spetterebbe alla proprietà di calcio, e lì si avrebbe tutto l’interesse a farlo. Potrebbe essere una soluzione se l’amministrazione comunale non ha la capacità di intervenire rapidamente. La strada da seguire, a mio avviso, è questa: dare in concessione lo stadio ai privati, dietro abbiamo una società che è un colosso. L’obiettivo su cui il sindaco Lagalla dovrebbe puntare, per me, è proprio questo: dare una concessione di 99 anni alla nuova proprietà.

 

C’è anche il rischio che la proprietà, nel frattempo, vada fuori da Palermo per fare lo stadio nuovo:

“Già con il centro sportivo si è andati a Torretta, si perde un po’ il contatto con la città”, ha concluso il consigliere.

 

È palese, dunque, che il Renzo Barbera e la sua condizione siano legati a filo doppio alla candidatura italiana per gli europei di calcio del 2032: sembra blasfemo, ma forse per lo stadio che tanto sta a cuore ai tifosi rosanero sarebbe meglio non ottenere questa manifestazione, così che l’amministrazione locale si veda costretta ad affidarsi alla attuale proprietà, che di sicuro ha già pronti dei grandissimi piani per lo stadio di Palermo. Da lasciare nella città di Palermo.