Zamparini, ti vogliamo per sempre come presidente!

Un presidente che da anni fa l'esatto contrario di ciò che vuole la piazza

Spero che il presidente Maurizio Zamparini legga solo il titolo di questo mio articolo e vi spiego perché: mi sono accorto che il nostro caro numero uno, fa tutto il contrario rispetto a ciò che vorrebbe la piazza. Non so se è un caso o se lo fa di proposito, ma posso elencarvi alcuni esempi che dimostrano ciò. L'esempio per antonomasia è Delio Rossi. La piazza si era innamorata di lui dopo quella cavalcata trionfale che portò il Palermo alla finale di Coppa Italia. Quel rapporto idilliaco tra i sostenitori rosa e quell'uomo, probabilmente fu indigesto al presidente, che voleva attenzioni tutte per se. Naturalmente alla prima occasione lo cacciò, nonostante la piazza gli gridasse a gran voce di non farlo. Quelle lacrime d'addio di Rossi, versate in una fredda sala di un hotel all'addaura, alla presenza di tanta gente che lo acclamava, resteranno per sempre scolpite nei cuori di ogni tifoso. Ma Zamparini non volle sentire ragioni, perché Rossi, a suo dire, non curava bene la fase difensiva. Cacciato. coriniMa ci sono esempi anche più datati nel tempo, come quello di Eugenio Corini. Per lui i tifosi organizzarono addirittura una manifestazione davanti lo stadio. Zamparini non provò alcuna commozione. Il genio ormai era a suo avviso vecchio per giocare a calcio. La contestazione della gente, spontanea, fece nascere probabilmente un'antipatia cronica verso l'ex capitano rosa nero, a tal punto che il presidente non lo richiamò più nemmeno come allenatore. Ovvero, un pensiero spesso lo ha fatto su di lui, anche qualche giorno fa, ma poi, forse rimembrando quelle scene davanti al Barbera, è sempre tornato sui suoi passi. Altra vittima del presidente è Biava, un ragazzo che era attaccatissimo alla piazza e pur di restare avrebbe perfino rinunciato a parte del suo ingaggio. La gente lo voleva ancora in rosa, perché amava la maglia rosanero e perché, seppur con qualche limite tecnico, non si risparmiava mai e alla fine della partita era sempre uno dei migliori in campo. Ceduto. E che dire di Lafferty? Un gigante che in serie B aveva entusiasmato il pubblico con i suoi gol e con le sue giocate. Sapeva perfino battere le punizioni... Ma era anche donnaiolo e festaiolo, pertanto non andava bene. Rispedito al mittente, nonostante i tifosi si chiedessero perché. Poi la vicenda dei rinnovi: Miccoli, Balzaretti, Sorrentino... Tutta gente amata dai palermitani, portata a scadenza con rinvii continui e poi ceduta. E i regali fatti alle altre squadre: Cavani dato al Napoli con dilazioni eterne, Sirigu e Nocerino ceduti per pochi spiccioli, Rigoni ceduto a sorpresa ad una diretta concorrente, Belotti, oggi capocannoniere del campionato, regalato al Torino, ... Tutte operazioni che hanno fatto infuriare la piazza. La lista sarebbe ancora lunga, ma andiamo ai giorni nostri: sorrentinoScongiurata la retrocessione nel campionato dell'anno scorso, Zamparini decide di cedere in blocco, contro il volere popolare, gli artefici della salvezza, ovvero Sorrentino, Maresca, Gilardino e Vazquez. Tiene però Ballardini che con la squadra indebolita e senza i ricambi adeguati richiesti, lo "abbandona" ad inizio stagione. I tifosi spererebbero in un mister navigato, che possa provare con la sua esperienza a far spuntare i fiori dal "concime". E invece arriva De Zerbi dalla Lega Pro. Un'altra scommessa tra i mugugni generali. Poi la debacle che tutti conosciamo che ci riporta all'attualità: Palermo penultimo a sei punti dopo 14 giornate, con un piede e mezzo in serie B. Dopo aver esonerato allenatori del calibro di Iachini, Novellino, Guidolin, Pioli, Sonetti (un altro molto amato dalla piazza), Mangia, oltre al suddetto Delio Rossi, contro il parere della maggior parte del pubblico, tutti si aspettano un esonero. Ma Zamparini cosa fa? Conferma De Zerbi, un allenatore palesemente non pronto a guidare il Palermo in serie A, con sette sconfitte consecutive all'attivo sul groppone, record storico per i rosa in A. Ovvero l'assoluto contrario di ciò che vorrebbe l'opinione pubblica. E Frank Cascio? Non dava garanzie. Mi permetto di pensare che se la piazza avesse manifestato in coro una riluttanza nei confronti dell'ex cascio veneziamanager di Michael Jackson, se non ci fosse stata quella grande e bella accoglienza in aeroporto da parte dei tifosi, forse queste fantomatiche garanzie si sarebbero materializzate. Oggi si tratta con Cinesi, Kazaki, forse Slavi, ma nessuno li ha mai visti, anche se la maggior parte dei tifosi, pur di liberarsi di un presidente che gli sta "spappolando il fegato", facendo tutto e il contrario di tutto, purché sia contrario al volere popolare, oggi dicono "ben vengano". Ben venga perfino un alieno, basta che si metta fine a questa farsa. Ma forse un sistema per rimediare ci sarebbe: basterebbe fingere, come ho fatto io col titolo del mio editoriale, di volere Zamparini per sempre come presidente e smettere di contestarlo e di lamentarci! Chi lo sa, magari questa volta se ne va... Il rischio però è che ci creda davvero e che si allunghi l'agonia. A quel punto solo un trapianto di fegato potrebbe salvarci. Ma anche per quello, come per i cinesi, ci sono tempi di attesa molto lunghi.

Michele Sardo