Corsport: Palermo, missione Arechi. Tempo finito per Dionisi

Corsport: Palermo, missione Arechi. Tempo finito per Dionisi

La storia, a volte, sembra ripetersi in modo beffardo. Come sottolineato da Antonio La Rosa sul Corriere dello Sport, la trasferta che attende il Palermo domenica sul campo della Salernitana richiama alla mente un episodio già vissuto lo scorso anno. Anche allora, prima della sosta, i rosanero arrivavano da una pesante sconfitta casalinga e si trovavano costretti a una trasferta delicata per provare a raddrizzare la stagione.

Era marzo 2024 quando il Palermo, reduce dal pesante 0-3 subito in casa contro il Venezia, si presentò a Pisa con Eugenio Corini già sotto processo. La fiducia nei suoi confronti era ormai ai minimi termini e l’esonero sembrava imminente, ma il verdetto arrivò solo dopo la beffarda sconfitta per 4-3 all’Arena Garibaldi, maturata nel modo più amaro possibile.

Oggi, con Alessio Dionisi in panchina, lo scenario appare simile, ma con una differenza sostanziale: questa volta non può essere solo l’allenatore a finire sotto accusa. La squadra è chiamata a prendersi le proprie responsabilità, perché gli errori si ripetono con troppa frequenza e non possono essere sempre attribuiti alla guida tecnica. Basti pensare che ben otto giocatori dell’attuale rosa erano già in campo in quel disastroso match di Pisa e sanno bene quanto possa costare cali di concentrazione nei momenti decisivi.

I numeri, d’altronde, raccontano una verità impietosa. In questo campionato il Palermo ha già subito tre rimonte dopo essere andato avanti di due gol e ha incassato ben nove reti negli ultimi dieci minuti di partita, quattro delle quali nel recupero. Dati allarmanti, che mettono in discussione la tenuta mentale della squadra e la capacità di gestire i momenti chiave. Ora, però, il margine d’errore è ridotto al minimo: all’Arechi servirà una prova di carattere, perché la Salernitana, pur essendo in lotta per la salvezza, non farà sconti e vorrà sfruttare l’entusiasmo del proprio pubblico.

Nel frattempo, arriva almeno una nota positiva sul fronte sociale. Il Palermo ha aperto le porte del centro sportivo di Torretta ai ragazzi della comunità Casa dei Giovani di Bagheria, regalando loro un’esperienza speciale a contatto con i calciatori. Un gesto significativo, che dimostra come il calcio possa essere anche uno strumento di inclusione e supporto per chi sta affrontando momenti difficili.

Adesso, però, è il campo a parlare. E il Palermo non può più permettersi di ripetere gli stessi errori.