Qui Salernitana: salvezza tra le braccia dell'Arechi

Il recente passato della Serie B ci ha raccontato della difficoltà di diverse compagini nello smaltire le scorie della retrocessione dalla Serie A, per affrontare la cadetteria in maniera decisa e competitiva. Di Sassuolo ce n'è uno, mentre di esempi meno fortunati se ne possono citare in discreto numero: pensiamo al doppio salto del Crotone, finito addirittura in C, tra il 2021 e il 2022, allo spauracchio retrocessione che ha aleggiato sopra lo Spezia per tutto lo scorso campionato, alle problematiche della Sampdoria, o al caso Salernitana, il più recente e quello che questa settimana interessa particolarmente al Palermo. L'ultima disastrosa stagione dei campani in massima serie, culminata con un inglorioso ultimo posto e record negativo di punti, ha lasciato il segno nell'ambiente granata, ritrovatosi poi a fare i conti con una spigolosa situazione societaria che non ha permesso di impostare con serenità il nuovo capitolo sportivo. Risultato, 4 allenatori ingaggiati, rendimento balbettante e quell'apprensione costante che subisci quando il mantenimento della categoria non è poi così scontato.
L'operazione rafforzamento attuata dal nuovo DS Valentini nel mercato di gennaio ha certamente inserito in rosa elementi di spicco per la Serie B, tra Caligara, Cerri, Lochoshvili e soprattutto il portiere Christensen, ma non è stata sufficiente a far riemergere la Salernitana dalle acque torbide dei bassifondi di classifica. La squadra di Roberto Breda si trova al momento al penultimo posto, 30 punti a - 3 dalla salvezza diretta, e i risultati di giornata (vittorie di Brescia e Mantova su tutti) rendono necessario uno sprint già a partire dalla sfida coi rosanero; ragione per cui sarà lecito aspettarsi un'atmosfera elettrica all'Arechi, che nel 2025 ha rappresentato un punto di forza non indifferente, essendo avendo portato ben 10 punti sui 15 disponibili. Critica invece la statistica relative alle gare esterne: ultimo posto nella classifica dei risultati in trasferta, solo 8 punti e un singolo successo, quello del Barbera per 0-1 dello scorso 6 ottobre.
Breda adotta un modulo speculare rispetto a quello che i rosanero hanno implementato negli ultimi mesi, con il già citato Christensen a difendere la porta, protetto dal trio Bronn, Ferrari, Lochoshvili; in mezzo al campo la regia di Amatucci è un valore aggiunto, così come il dinamismo di Soriano e Zuccon, mentre Ghiglione e Corazza agirano sulle corse laterali; in avanti, un duo che abbina i centimetri e la forza fisica di Alberto Cerri alla tecnica e rapidità di Daniele Verde, che poco più di un anno fa stava per vestire i colori rosanero.