La Samp con Baciccia al timone
Dario Romano

1946: a Genova avviene la terza fusione tra la Sampierdarenese e l’Andrea Doria .Quando leggete Dominante o Liguria negli archivi anteguerra la solfa non cambia. Nasce la Sampdoria e una maglia da leggenda, simboleggiata dal tipico marinaio genovese, il “Baciccia” (da Giovan Battista, nome molto diffuso da quelle parti). Pipa in bocca, forte come Popeye, conduce sicuro in porto i blucerchiati per poi sfociare in una favola che oggi sarebbe impossibile da raccontare: é l’approdo allo scudetto targato 1991. Una bomba di “Rambo” Koeman, poi, nei supplementari della finale di Coppa Campioni, l’anno successivo, ne scioglie gli ormeggi e privo dei ‘gemelli del goal’ per l’uomo di mare la vita si fa dura, perché quando il gioco si fa duro, senza i duri, non puoi più giocare e allora ti devi arrangiare. E se l’armatore da Dottor Jekyll passa a Mister Hyde e ai remi non hai più le giovani leve, al lupo di mare non resta che improvvisare. Dalla sua ha l’esperienza e mantiene la rotta, da dove a Marassi un’aquila che lotta proverà a scalzarlo, andando all’arrembaggio. Un temporale, un nubifragio? Noi vogliamo un naufragio. Potrà affondare la Doria: tanto, per il Baciccia, ci sarà sempre la gloria.
L'autore cura la pagina Facebook "Us Città di Palermo history"