Qui Südtirol: vivere per il gol, segnato o subito
Il calcio del Trentino Alto-Adige storicamente non ha mai avuto una tradizione memorabile nelle categorie professionistiche, ma negli ultimi anni la situazione si è decisamente evoluta. Il Trento del patron Giacca si sta consolidando in Serie C dopo la promozione del 2021, e ora punta a confermare il piazzamento Playoff della scorsa stagione, ma è il Südtirol la realtà ad aver ottenuto i maggiori successi tra le compagini delle province di Trento e Bolzano. La vittoria da record del Girone A di Serie C nel 2022 e la Semifinale Playoff al debutto in cadetteria del campionato successivo sono state i grandi traguardi della società biancorossa negli ultimi anni, e ora l'obiettivo è continuare una crescita costante, grazie a una struttura societaria virtuosa e a oculati investimenti sul piano tecnico e aziendale.
La squadra, alla terza partecipazione alla Serie B, è guidata dal tecnico Federico Valente, promosso dalla Primavera nel dicembre 2023, e che rispetto al suo predecessore, Pierpaolo Bisoli, ha radicalmente trasformato quella filosofia calcistica portata avanti per oltre due anni a Bolzano, improntata sulla solidità difensiva e sul cercare di portare avanti il risultato in maniera pragmatica, senza correre troppi rischi. Con Valente il Sudtirol segna e subisce, con una differenza reti forse troppo tendente allo 0 per ambire ai primissimi posti, ma sufficiente per far sudare ogni punto alle avversarie. Prime 6 uscite stagionali all'insegna dell'equilibrio: tre vittorie, due in casa con Modena e Salernitana e una in casa della Reggiana, tre sconfitte, in casa della Carrarese e della Sampdoria e al Druso contro il Brescia. 9 reti segnate, 9 incassate, con partite spesso concluse con 3 reti o più realizzate complessivamente. Insomma una squadra dotata di armi potenzialmente letali in avanti, che agisce efficacemente sugli esterni e che in mezzo al campo punta sulla fisicità e sul ritmo imposto al gioco. Qualche disattenzione difensiva e un'assenza, quella di Masiello, che ha tolto leadership al reparto.
L'allenatore altoatesino probabilmente non rinuncerà al suo modulo classico, con la difesa a tre, davanti al portiere Poluzzi, composta da Ceppitelli, Kofler e Giorgini, accostato ai rosanero in estate. Il centrocampo a 4 è un assetto che il Palermo ha dimostrato di soffrire particolarmente, soprattutto quando le avversarie puntano a innescare rapidamente gli esterni con cambi di gioco improvvisi. In mediana agirà la coppia ormai consolidata formata dall'ex Kurtic e Tommaso Arrigoni, mentre Rover e Molina si muoveranno sulle fasce con un atteggiamento decisamente offensivo, cosa che potrebbe far perdere un po' di copertura in fase difensiva. A dare fastidio alla difesa di Dionisi ci penseranno il rigorista cecchino Casiraghi e l'eterno capitano Fabian Tait, a una partita da raggiungere il primato di presente in biancorosso, a supporto ovviamente dell'unica punta Odogwu. Il rientro di Rayyan Baniya in questo senso potrebbe essere fondamentale, perché negli anni il centravanti del Sudtirol ha sempre fatto soffrire parecchio i difensori rosanero, con il suo strapotere fisico e il gioco di sponda.
Sono appena 4 i precedenti tra le due formazioni, che si sono affrontate per la prima volta nella storia nel campionato successivo alla loro promozione, nel 2022. Il bilancio sorride ai rosanero, che dopo la sconfitta della prima sfida, 0-1 al Barbera con la nota carambola su rinvio di Pigliacelli, non hanno più perso contro gli altoatesini: un pareggio nel match di ritorno al Druso, e la doppia affermazione della passata stagione, 2-1 in casa, l'1 ottobre di un anno fa, e 0-1 a Bolzano, nell'ultima giornata della regular season.