Qui Ascoli: mancano i gol di Pedro Mendes, salvezza appesa a un filo

Qui Ascoli: mancano i gol di Pedro Mendes, salvezza appesa a un filo

Gli anni in cui l'Ascoli conquistava i Playoff con Sottil in panchina e in campo calciatori come Baschirotto, Sabiri o Collocolo sono ormai lontani, e dopo la tranquilla salvezza della scorsa stagione, oggi l'Ascoli si trova seriamente impegnato nella lotta per evitare il ritorno in serie C. Una stagione vissuta costantemente in affanno, sempre impantanato nei bassifondi, difficoltà in fase realizzativa (acuitesi con l'infortunio di Pedro Mendes) tre allenatori in una stagione non certo caratterizzata dalla stabilità, partendo con Viali, passando per Castori e finendo con Carrera. In un momento cruciale della stagione, la vittoria allo scadere nello scontro diretto al Liberati con la Ternana ha permesso ai bianconeri di non sprofondare definitivamente nel baratro, guadagnandosi ancora un'opportunità di strappare quantomeno un posto Playout, nonostante il KO dell'1 maggio contro il Cosenza.

Come detto, la scarsa vena offensiva della squadra ha condizionato l'intera stagione dell'Ascoli, con gli 11 gol in campionato di Pedro Mendes a costituire l'unico faro in un organico in cui i secondi migliori marcatori sono Pablo Rodriguez, Caligara e Botteghin a quota 3. Per questo l'infortunio del portoghese è stata una vera mazzata alle ambizioni salvezza dei marchigiani, che dopo l'exploit dei 4 gol messi a segno il 17 marzo contro il Lecco, hanno realizzato solamente due reti, per quello che nel complesso è il secondo peggior attacco della B, con 34 marcature,  meglio solo di Spezia e Lecco a 32. 

Con Viali a inizio stagione la squadra proponeva un 4-3-3 / 4-3-2-1 con Pedro Mendes unico riferimento offensivo centrale con Pablo Rordiguez e Manzari/Millico ad agire tra l'esterno e la trequarti. Da Castori in poi l'assetto è cambiato, con il passaggio alla difesa a 3 con Botteghin, Vaisanen, Mantovani, Bellusci, Quaranta a contendersi i posti disponibili; in mezzo al campo, con disposizione a 4, agiscono Masini e Di Tacchio, incaricato di impostare la manovra, con Valzania prima alternativa, mentre ai lati Carrera si affida alla spinta di Falzerano e Zedadka; davanti Pablo Rodriguez e Fabrizio Caligara, principale riferimento tecnico della squadra, supportano l'unica punta, l'ex rosanero Nestorovski, che in questa stagione ha avuto non poche difficoltà di ambientamento, complice un periodo di infortunio.

Sono 35 i precedenti che hanno visto Palermo e Ascoli l'una contro l'altra, con i rosanero i vantaggio 15 vittorie a 9, mentre 11 sono stati i segni X. Solo 2 i successi marchigiani al Barbera: lo 0-1 firmato Eddy Baggio del 2000, in serie C, e il recente 2-3 della scorsa stagione, quando Gondo fece ammattire la retroguardia rosanero siglando una devastante tripletta, nella partita che vide l'esordio con gol di Jacopo Segre, oltre che di Francesco Di Mariano. L'ultimo successo interno dei rosa, che hanno vinto gli ultimi due scontri al Del Duca, risale alla stagione 2018-19, quando la squadra di Stellone si impose per 3-0 sui bianconeri, con il goffo autogol del portiere Perucchini e le reti di Chochev e Szyminski