«Contro il Giugliano partita difficile. Dispiace per i tifosi»
Poco più di 48 ore alla difficile trasferta di Mugnano, dove il Palermo di Rosario Pergolizzi affronterà il Giugliano guidato da Massimo Agovino (QUI l'intervista al tecnico delle Tigri).
L'allenatore rosanero è stato il protagonista della consueta conferenza stampa prepartita oggi al Pasqualino di Carini, che in questo momento ospita gli allenamenti della squadra (per il Tenente Onorato di Boccadifalco si è aperto uno spiraglio, ma c'è da aspettare).
PERGOLIZZI: «LUCERA NON CI SARÀ. SANTANA E RIZZO PINNA...»
«Per noi è una partita importante. Dentro di me ci tengo a fare bene. Il Giugliano lo metto allo stesso livello del Savoia. Loro sono molto più forti in casa che fuori. Una società che sta crescendo. Una squadra costruita bene e la partita sarà difficile. L’aspetto agonistico e quello tattico-tecnico saranno fondamentali - ha detto Pergolizzi -. Martinelli ha grandi qualità tecniche e corsa. Dobbiamo cercare di essere più squadra nel senso dell’equilibrio. È fondamentale il carisma, vincere i duelli. Se siamo belli e non siamo cattivi, potremmo andare in difficoltà. La qualità ce l’abbiamo. Domenica mi aspetto cattiveria e agonismo. Ambro? Ha attitudini offensive, voglio più inserimenti senza palla. Voglio equilibrio nella doppia fase”.
GIUGLIANO E ASSENZA TIFOSI
«Partita fondamentale per capire la nostra crescita. Se devo valutare la mia squadra, devo capire dove migliorare. Hanno tre attaccanti rapidi e mancini davanti. Si muovono bene e hanno quel carattere e quell’agonismo che li portano ad essere un’ottima squadra. Per noi è un banco di prova molto importante. Per me è un peccato che non ci siano i nostri tifosi che sono l’anima della squadra. Noi comunque troveremo sempre la soluzione meno facile».
CRIVELLO E DIFESA
«Crivello clinicamente è già guarito –ha ammesso il tecnico-. Peretti è stato una sorpresa, in altre occasioni mi era piaciuto meno. Sapere di avere quattro difensori importanti, questo mi fa piacere. Fino ad oggi stanno facendo bene. Io non sono mai contento. Vorrei che i ragazzi fossero sempre bravi. La difesa a tre? A volte la proviamo anche in allenamento».