Palermo, una vittoria di importanza straordinaria. Ma subito testa al Parma

Non c'era altra strada che la vittoria per ritrovare certezze e serenità e il Palermo ha centrato l'obiettivo, con una prova solida e gagliarda, da squadra cinica nel primo tempo e compatta nel secondo. Rispetto alle uscite precedenti, la squadra allenata da mister Corini ha avuto una percentuale realizzativa altissima - pochi tiri in porta, ma due reti di grande importanza.
Il Palermo ha messo la gara in discesa fin da subito, ha avuto un atteggiamento propositivo ed è stato premiato con il calcio di rigore conquistato e realizzato freddamente da Brunori - e quanto è difficile per un attaccante segnare tutte le volte dal dischetto, cosa che spesso non si considera. Certamente, un po' di sofferenza non è mancata, soprattutto nella seconda parte del primo tempo quando il Modena ha spinto con continuità dalla sua corsia di destra e Devetak, che deve ancora entrare nei meccanismi difensivi, ha concesso tempi e spazi per cross pericolosi. Nedelcearu e Marconi ci hanno messo un tempo intero per prendere le misure a Falcinelli, ma alla distanza nel confronto ne sono poi usciti da vincitori. Per completare il pacchetto, Mateju non ha stavolta demeritato, a conferma che giocare sulla propria fascia di competenza non è certo un fatto da sottovalutare.
Il centrocampo è stato diretto dall'intelligenza tattica di Gomes, mentre Broh si rivede più nel secondo tempo e Segre si nasconde un po' - come accade da qualche settimana - ma gioca una partita tutto sommato ordinata. Il fiore all'occhiello è però stavolta la batteria delle ali d'attacco tra un Di Mariano in grande spolvero - che crea superiorità, pericoli, sforna assist e si procura il rigore - e Valente, che dimostra di potere sostituire Elia, nonostante le diverse caratteristiche - meno velocista, più incursore - e i 90 minuti non ancora sulle gambe.
Nel complesso, il Palermo ha meritato e stupisce per gestione del match nel secondo tempo, dove nonostante la ricerca del gol da parte del Modena la squadra ha corso pochi pericoli. È questa la nota più lieta, che lascia più speranze per il futuro, perché i tre punti da soli sono fondamentali ma nell'arco di un campionato devono essere accompagnati dalla prestazione. E questa non dovrà mancare la settimana prossima, perché il livello si alzerà inevitabilmente: arriva il Parma, squadra in fiducia e di grandi individualità, su tutti "El Mudo" e non sarà un ritorno come gli altri.