Palermo-Taranto rinviata, la «strana» decisione della FIGC

Palermo-Taranto rinviata, la «strana» decisione della FIGC

Nella giornata di oggi, il Palermo avrebbe dovuto affrontare il Taranto nel turno infrasettimanale recupero della 22a giornata, ma la gara è stata rinviata al 30 marzo. La motivazione del rinvio di addirittura un mese è la semifinale degli spareggi mondiali tra Italia e Macedonia del Nord, che è in programma giorno 24 marzo, con la chiara volontà di salvaguardare il manto erboso dello stadio palermitano.

La Federazione ha quindi ritenuto opportuno evitare il doppio impegno casalingo dei rosanero nel giro di pochi giorni, cosa che a detta loro avrebbe messo sotto sforzo il terreno. Tuttavia, ci permettiamo di dire che la decisione è figlia di un’apprensione anche eccessiva. Chiariamoci, il peso della partita della Nazionale è indubbio ma pensare che un doppio impegno del mese prima possa compromettere la qualità del terreno va oltre la normale logica delle cose.

Inoltre, decidere di rinviare una partita con una motivazione di questo tipo rappresenta una sorta di prima volta. Ricordiamo altre partite di grande importanza della Nazionale nel bel mezzo della stagione calcistica: nel novembre del 2017, l’Italia ha perso a “San Siro” il playoff contro la Svezia pareggiando per 0-0, mentre lo scorso ottobre si sono tenute sempre nell’impianto milanese la semifinale dell’Italia e la finale tra Francia e Spagna della Nations League. In entrambe le circostanze, nel periodo antistante le varie sfide nazionali, il manto erboso di “San Siro” è stato esposto alle tante partite giocate da Milan e Inter tra campionato e Europa League/Champions League: parliamo in totale di 6-7 gare in un mese.

Di contro, di qui al 24 marzo i rosanero giocheranno al “Renzo Barbera” soltanto due volte (contro la Vibonese il 5 e la Fidelis Andria il 16). Il terreno ha poi dimostrato in queste uscite di essere in ottime condizioni, la partita in più di oggi non avrebbe certo potuto comportare gravi danni.

Al netto di questo, si è scelto invece di compromettere la regolarità del campionato di Serie C, con il Palermo costretto a recuperare la sua partita più di un mese dopo rispetto a tutte le altre squadre. Ma la Federazione non sembra essersi interessata a quest’aspetto.