Puscas-Nestorovski, amici mai?

Puscas-Nestorovski, amici mai?

L'anno scorso era Nestorovski-La Gumina, quest'anno Nestorovski-Puscas: il Palermo si ritrova con l'ennesimo dualismo in attacco difficile da risolvere, ma con elementi di fondo differenti. George Puscas è arrivato in Sicilia con l'obiettivo di non far rimpiangere l'ex capitano dato per partente, ma con la permanenza del macedone in rosa i piani tattici di Tedino sono saltati e adesso bisogna trovare il modo di farli convivere.

 

«Una coppia gol si costruisce in allenamento e con il tempo. Il lavoro quotidiano serve ad evitare che due giocatori simili facciano gli stessi movimenti. Un allenatore bravo riesce a trovare l'alchimia, anche perché trova la collaborazione dei diretti interessati che si sforzano di essere complementari per conservare il posto»: Luigi Butera, nel suo editoriale per il Giornale di Sicilia, ha parlato proprio della convivenza fra le due punte rosanero, che per certi versi ricorda quella fra lo stesso macedone e il "picciotto" Nino la Gumina della passata stagione. L'anno scorso sono state poche le occasioni in cui i due terminali offensivi si sono ritrovati in campo nello stesso momento, ad inizio campionato infatti Nino era la riserva di Nestorovski e giocava prevalentemente quando il capitano era assente per la nazionale, poi l'infortunio del macedone ha spianato la strada al giovane palermitano che si è preso di diritto una maglia da titolare difficile da levargli. Troppo simili per giocare insieme, ma entrambi troppo importanti per rimanere fuori.

 

Proprio come Nesto e Puscas, ma stavolta è diverso. Un allenatore deve essere capace di imparare dai propri errori e quest'anno Tedino non può appellarsi alle caratteristiche quasi speculari dei due attaccanti, i due devono giocare e tocca a lui farli coesistere per creare una coppia da gol vincente; dopotutto la Serie B insegna che per andare in A ci vogliono due attaccanti alla Caputo-Donnarumma, coesi e letali. Nestorovski, una volta ripreso psicologicamente, non potrà rimanere di certo in panchina specialmente in ottica di una rivalutazione del giocatore per il mercato di gennaio; il prezzo del cartellino del macedone si è già abbassato notevolmente e lasciarlo fuori vorrebbe dire deprezzarlo ulteriormente annullando di fatto le già poche speranze di una vendita futura. Se l'anno scorso il patron Zamparini dichiarava che il capitano dei rosa e il giovane La Gumina non potevano giocare insieme, quest'anno ha già fatto capire a Tedino di essere praticamente obbligato a trovare la giusta alchimia fra le due punte, già da questa sosta prima del match contro il Foggia, con la speranza che il tecnico rosanero riesca a formare, con il tempo, una coppia da gol devastante per raggiungere la Serie A