Il boato del Barbera, così batteva il cuore rosanero

Marco Rizzo

Il boato del Barbera, così batteva il cuore rosanero

 

Era il 2008 quando mio zio, Vincenzo, amante del Palermo, mi portó allo stadio a vedere la mia prima partita. Avevo solo 8 anni e con lo zainetto sulle spalle, la sciarpa al collo e addosso la mia adorata maglia rosanero autografata da Miccoli mi incamminai mano nella mano con mio zio a vedere il derby: Palermo-Catania. È stata un'emozione grandissima. E ricordo quei momenti come fosse ieri, eppure sono già passati otto anni.

Non c'era il tutto esaurito sugli spalti, ma ricordo che quando Miccoli segnó il gol del definitivo 1-0 il boato del Barbera fu così forte che sembrava ci fosse il pienone. Oggi, purtroppo rivivere momenti del genere sembra impossibile. Impossibile perché il presidente Zamparini ha perso il controllo della società. Io ringrazio Zamparini per ciò che ha fatto per il Palermo e per i soldi che ha investito per la nostra squadra, però adesso lo esorto a consegnare i nostri colori nelle mani di una persona che abbia voglia di portare in alto il rosanero. Noi palermitani vogliamo tornare a vincere!