Palermo: difficile, ma non impossibile. La squadra ha il dovere di crederci

Palermo: difficile, ma non impossibile. La squadra ha il dovere di crederci

La batosta (morale più che di gioco) subita dai rosanero lunedì contro il Venezia fa fatica ad andare giù. Dopo la convincente prova contro la Sampdoria tutti si aspettavano un Palermo più arrembante, che invece ha giocato in maniera (troppo) accorta, ottenendo comunque una sconfitta. Adesso, venerdì, a Venezia servirà un mezzo miracolo: vincere con almeno due gol di scarto.  

Certo, a guardare i numeri è difficile. Il Venezia solo una volta quest’anno ha perso in casa con più di un gol di scarto (indovinate con chi). I lagunari di mister Vanoli, inoltre, sono una squadra che ama attaccare e i numeri lo dimostrano. Sarà dunque impresa ardua per Brunori e compagni pensare sia a segnare che a limitare le scorribande degli arancioneroverdi.  

Difficile, dunque. Ma non impossibile. Si tratta di sovvertire un risultato negativo comunque minimo. La storia del calcio è piena di rimonte molto più improbabili e complesse. Se la squadra rosanero scenderà in campo, sia nel modulo che nell’atteggiamento, con la voglia di sovvertire il pronostico, nulla è già scritto.   

Servirà il miglior Pigliacelli (o Desplanches se dovesse recuperare); servirà la leadership di Lucioni; serviranno le scorribande di Diakitè e la qualità di Ranocchia; serviranno la grinta di Soleri e i gol di Brunori che non può chiudere i playoff con lo 0 sulla casella gol segnati. Servirà tutto, e sarà comunque difficile. Ma non impossibile: la squadra ha il dovere di provarci, per tutto il popolo rosanero che sotto sotto ancora ci crede.