Palermo, a Brescia l'ennesimo cambio senza senso per Brunori: perché sostituire il tuo top player?
Se c'è una cosa che spesso in questi due anni ha fatto storcere il naso (e non poco) a Palermo è stata senza dubbio la gestione del minutaggio di Matteo Brunori. Il capitano e trascinatore rosanero, infatti, è stato spesso sostituito in questi due anni di gestione Corini anche in circostanze in cui era palese che non avrebbe dovuto lasciare il campo.
Sia chiaro: nessuno qui ha l'arroganza di credersi un allenatore di calcio, ma che senso ha avuto in una trasferta come quella di Brescia, così come a Cremona per citarne un'altra, fare accomodare in panchina il tuo giocatore più incisivo in attacco (assieme a Filippo Ranocchia) quando le due alternative disponibili non sono all'altezza di sostituirlo in fatto di qualità e resa?
E anche se lo fossero, il privarsi quasi ciclicamente di Brunori in partite in cui magari non ha neanche brillato ma già compromesse non fa altro che diminuire il potenziale offensivo di una squadra che può vantare forse l'attaccante migliore del campionato assieme a Joel Pohjanpalo. Con questo non si vuol dire certamente che cambiare Brunori per stanchezza o agli ultimi 10 minuti di gara (oppure a risultato ampiamente acquisito) sia sacrilego, ma vederlo lasciare il campo praticamente dopo un tempo come a Brescia solleva senza se e senza ma non poche perplessità sulla gestione del giocatore da parte del tecnico.