Palermo-Cosenza 1-1, le pagelle: Gomes gigante, flop Ceccaroni
È un Palermo che si fa male da solo quello che sbatte contro il Cosenza nella prima gara in casa del campionato 2024/25.
Un punto riacciuffato a dieci minuti dal termine, dopo lo svantaggio nel primo tempo firmato da Fumagalli con la decisiva complicità di tutta la fase difensiva, prima in uscita di pallone, poi in marcatura sul numero 10 rossoblu.
Certo, un Palermo diverso da quello che a Cremona ha portato a casa i tre punti con estrema sofferenza. Tanto gioco nei primi 35 minuti mai capitalizzato. Una squadra che, come da due anni a questa parte, paga a caro prezzo gli improvvisi blackout dei quali proprio non si riesce a sbarazzarsi.
Migliore in campo tra i rosa senza ombra di dubbio il francese Claudio Gomes, autore di una partita monumentale.
Ecco le pagelle dei rosanero.
Desplanches 6: Nessuna responsabilità sul gol di Fumagalli: nell’occasione può soltanto osservare la dormita dei suoi colleghi di reparto. L’impressione generale, però, suggerisce che il giovane portierino non sia, ad oggi, quella guida di cui la difesa rosanero ha bisogno.
Diakité 6: Non è ancora quel terzino che in alcuni tratti della scorsa stagione ha preso possesso con prepotenza della fascia destra. Contro il Cosenza, poi, dal suo lato il pallone non è stato protagonista: il tandem con Insigne non ha avuto i giri giusti.
Ceccaroni 5: Sul gol del Cosenza è il primo responsabile del disastro che, alla fine, ha compromesso il risultato finale. Prima l’errore in uscita di pallone, poi la disattenzione fatale su Fumagalli, autore della marcatura dei calabresi. Unica attenuante: da mancino, giocare sul centro-destra non è esattamente l’ideale.
Nikolaou 5,5: La percezione in questo primo tratto di stagione è di insicurezza in quasi tutti gli interventi. La corsa è macchinosa, i tackle indecisi. Al momento, non rappresenta un upgrade rispetto alla scorsa stagione.
Lund 5,5: Stanco e, anche per questo, impreciso nella spinta. Il ragazzo si impegna, detta il passaggio con frequenti sovrapposizioni, spesso trova il fondo, ma non riesce ad essere determinante sui cross. Avrebbe bisogno di riposo e la convocazione in nazionale, per questo, non è un toccasana.
(dal 1′ s.t. Pierozzi) 6,5: Entra e comincia a spingere su una fascia che non è di sua competenza. Vicino al gol proprio nei minuti iniziali della ripresa con un colpo di testa che è andato a prendersi entrando in area di rigore dopo aver scaricato su Di Francesco. Preciso nell’unica occasione in cui ha dovuto coprire con una diagonale apprezzabile.
Blin 5: Quando si generano diverse palle gol, l’obbligo è capitalizzarle. Il francese ha nel primo tempo la grande occasione di sbloccare il match nel miglior momento del Palermo, ma fallisce a due passi dal portiere avversario. La corsa in fase di pressione è sempre presente, ma la disattenzione, in complicità con Ceccaroni, sul gol di Fumagalli è un errore da matita blu.
(dal 23′ s.t. Segre 6): Finalmente il Dottore. Non è ancora in piena forma, ma in meno di mezz’ora e con la squadra in affanno ci ricorda perché da due anni è tra i giocatori più apprezzati al Barbera. Grinta e personalità.
Gomes 7,5: Recupera palloni, insegue gli avversari, crea superiorità numerica, rilancia l’azione e cerca la verticalità. La crescita del francese negli ultimi mesi è esponenziale. In questo momento, elemento imprescindibile.
Ranocchia 6: Nella prima mezz’ora è il trequartista che ricordavamo. Si propone, detta il passaggio, prova ad inventare, tenta il tiro. Ma la benzina nel serbatoio finisce troppo presto. Per il 10 è ancora rodaggio.
(dal 15′ s.t. Vasic) 5,5: Torna a fare la mezzala, in teoria il ruolo che si avvicina di più alle sue caratteristiche. Un paio di buone aperture, un’ottima incursione da cui scaturisce una clamorosa palla gol non sfruttata da Insigne, ma non riesce ad incidere più di così.
Insigne 6: Mezzo punto in più per l’assist a Di Mariano e l’innesco di Henry sull’azione che porta al secondo gol, poi annullato per offside. Ma la prestazione non è pienamente sufficiente: compie diverse imprecisioni a metà campo che potevano costare caro e, soprattutto, calcia in curva il pallone del 2-1 che gli capita sul mancino a pochi minuti dal termine. Un rigore in movimento.
Brunori 5: Il capitano deve ritrovarsi. L’occasione ghiotta sprecata nel primo tempo è emblematica: solo qualche mese fa, per il 9 rosanero realizzare quel gol sarebbe stato facile come bere un bicchiere d’acqua. Questa volta perde la lucidità e la coordinazione. Ci riprova con un diagonale nel secondo tempo.
(dal 15′ s.t. Henry) 6: L’impressione, come a Cremona, è che quando sarà in forma il francese potrà ritagliarsi un ruolo da protagonista al centro dell’attacco del Palermo. Ma è ancora in ritardo di condizione e i palloni in area per lui sono pochi. Entra nell’azione dell’1-1 e anche in quella del secondo gol annullato per fuorigioco.
Di Francesco 6: Sta ritrovando lo smalto. Trova anche il tiro in un paio di occasioni. Nella prima mezz’ora è protagonista di quasi tutti gli attacchi rosanero. Dopo il gol avversario, rallenta come tutti i suoi compagni.
(dal 34′ s.t. Di Mariano) 7: Quando entri e segni il gol che riaccende le speranze della tua squadra, non puoi chiedere molto di più. Anzi sì: la doppietta. Quella non gli è concessa per la posizione irregolare di Henry. Ma il 7 palermitano ha dato una svolta al match. Ritrova la rete dopo un anno e mezzo.