Non è che i play-off sono un po' too much per questo Palermo?

Non è che i play-off sono un po' too much per questo Palermo?

Togliamoci il dente: questo Palermo è, come organico, da play-off? Sì, neanche a dirlo. Se però è vero come è vero che questa squadra ha nei nomi e negli interpreti una rosa da almeno primi 5 posti, lo stesso non si può dire sul piano del gioco e dell'intensità delle ultime partite.

Perché sì, avesse segnato Edo Soleri al Penzo sullo 0-1 magari si vinceva in carrozza, o magari si perdeva comunque. Però coi se e coi ma noi eravamo delle carrozze settecentesche, e se Masciangelo non sale in tempo ma non ha la fortuna di avere quel tacco un minimo più avanti rispetto all'avversario, Candela fa un 4-1 clamoroso facendoci uscire da Venezia con le ossa ancora più rotte. Che poi, quanto sarebbe stato bello il redemption arc totale di Matteo Brunori, qualora avesse tirato lui il rigore del 3-2? E frega nulla l'avesse sbagliato, che la partita fosse bella che andata lo si era capito dal blackout dei primi 15 minuti della ripresa.

Per cui, parliamoci chiaro: il Palermo visto nelle ultime uscite non è da play-off. Però, la sorte continua a sorridergli: la sconfitta del Pisa a Terni è un esempio lampante. Ma serve tornare a macinare in primis punti, ma soprattutto gioco: perché il Palermo visto nelle recenti sfide non è assolutamente da play-off, ed è anche da ipocriti negarlo. Basta poco per riaccendere la scintilla, certo, ma il campionato sta finendo. E il livello si sta alzando, così come il peso dei punti che ci separano dalla fine. E chissà che l'extra-season non sia un po' too much per un Palermo che ha sempre detto di volersi semplicemente salvare con tranquillità.