Noi non spariamo. Noi tifiamo

Zamparini: “I palermitani mi ammazzano se...”. Ma i fans rosanero speravano solo in un organico completo. Sono pacifici.

Noi non spariamo. Noi tifiamo

Sembra che Zamparini abbia improvvisamente timore delle reazioni dei palermitani. “Se Iachini non vincesse con il Chievo, anche se non lo mandassi via io, a Palermo mi ammazzerebbero”. “Vazquez a gennaio non lo vendo, altrimenti a Palermo mi ammazzano.” Da Palermitana (con la P maiuscola per orgoglio) ho voglia di rispondere al presidente.
Dopo la sconfitta con l’Empoli, la questione allenatore mette in difficoltà anche i più strenui difensori di Iachini. I problemi ci sono, ma non sono responsabilità esclusiva del mister. Il mercato è stato inadeguato rispetto alle promesse fatte durante la campagna abbonamenti. Non è una novità, ma questa volta si è esagerato. Che si vinca o che si perda contro il Chievo le lacune della squadra non saranno colmate per magia! Iachini è apprezzato e benvoluto dalla maggior parte dei palermitani ma questo non avrà alcun peso sul futuro della sua panchina.
Se Iachini perdesse la prossima gara e rimanesse alla guida dei rosanero, i palermitani continuerebbero a chiedere rinforzi adeguati a gennaio. Niente di più. Presidente, controlli meglio allo specchio, non sono i palermitani ad essersi stancati del loro allenatore.
Il mercato di riparazione può sembrare tanto lontano per gli acquisti futuri quanto vicino per le terrificanti ipotesi di partenze. Vazquez non può andare via fra due mesi perché il Palermo non può fare a meno di lui in questo campionato. I palermitani c’entrano poco quando lo spauracchio della retrocessione sembra pesare esattamente quanto i bagagli del Mudo.
Un’ultima domanda: come mai Zamparini ha improvvisamente paura di noi? Non siamo gli stessi che nel 2004 abbiamo appeso per le vie della città le sue fotografie in formato gigante per celebrare la sua grande impresa? Oggi questi “Altrimenti a Palermo mi ammazzano” non mi vanno giù, pur sapendo che talvolta il verbo ammazzare è usato con leggerezza. Gli stereotipi che stigmatizzano i palermitani sono già abbastanza chiari, non c’era bisogno delle battute del nostro presidente. Una volta può essere un’uscita infelice, la seconda a poche ore di distanza no. Giocare con queste parole, sapendo che sarebbero state sentite in tutta Italia, è stato fuori luogo. Sono palermitana e non ammazzerei mai né Zamparini né nessun altro essere vivente. Figuriamoci poi per un pallone.

La curva Nord del Barbera nella foto di Pasquale Ponente.