Palermo, i punti chiave della conferenza di Mirri

Palermo, i punti chiave della conferenza di Mirri

All’indomani dell’assemblea dei soci, in cui, per la prima volta, erano presenti anche i rappresentati dell’azionariato diffuso, il presidente del Palermo Dario Mirri è stato protagonista di una conferenza stampa per chiarire le vicende delle ultime settimane. Presenti anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Daniele Mirri, Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini.

 

Non solo la questione Tony Di Piazza, ma anche centro sportivo, stadio, nuova stagione e tanto altro.

Analizziamo, in dettaglio, i punti principali di questa conferenza:

Il presidente comincia con la promozione in Serie C, ringraziando la città e chi ha creduto nel progetto e nell’impresa. Dario Mirri ha ribadito più volte il suo punto di vista da tifoso: «la squadra è stata importante». La città, e il suo cuore, sono, secondo il Presidente, fondamentali. Non è mancato il riferimento al rimborso abbonati: «il vero e autentico senso di appartenenza è in quei tifosi che, in un periodo di emergenza, hanno rinunciato al rimborso dell’abbonamento».


MIRRI: «ABBIAMO ONORATO I NOSTRI IMPEGNI FINO ALL'ULTIMO»


I GIOCATORI

Nessun viziato, nessun atteggiamento fuori posto. I giocatori hanno compreso il senso del «vero Palermo». Un elogio per i ragazzi che «hanno anche rinunciato al premio promozione. Non abbiamo mai fatto mancare nulla alla squadra che ha anche rinunciato al premio per dare il proprio contributo e ne ha dato una parte in beneficienza». Con questa avventura, con questa stagione, i giocatori, dice Mirri, racconteranno com’è e cos’è il Palermo e quanto questa sia una società seria che rispetta ogni impegno preso. Per quanto riguarda i giovani, la dirigenza ha già fatto il punto con le società di appartenenza. Molti di questi hanno dato le proprie disponibilità, come nel caso di Felici: il Lecce aspetta le sorti del proprio campionato per prendere le proprie decisioni, ma ha fatto sapere che la priorità, in caso di nuovo prestito o cessione a titolo definitivo è del Palermo.

 

LA RINASCITA

Non è mancato il riferimento a dove tutto è iniziato. Poco meno di un anno fa, in una calda estate dopo il fallimento, la Ssd Palermo prendeva forma. Senza un marchio, senza uno stadio e senza giocatori, la neonata società ha costruito le basi di una squadra poi rivelatasi vincente. Anche ieri, come durante l’assemblea dei soci, Mirri ha sottolineato l’importanza di Rinaldo Sagramola all’interno della società. È anche grazie a lui, ha sottolineato il presidente, che si sono create le basi di questo progetto in pochissime settimane. La vittoria del campionato non era scontata e Dario Mirri lo ha ribadito.

 

FUTURO

Dal passato, dalla nascita, si è parlato anche del Palermo che verrà. Si sta già pensando al futuro. Il Palermo è al lavoro per costruire la squadra per il prossimo anno, con la consapevolezza che la Serie C è davvero dura. L’obiettivo, ha detto il presidente, è portare il «Palermo più in alto possibile». L’augurio è sempre quello di trovare il modo di portare avanti il tutto e Mirri ha intenzione di farlo, perché le sue quote non le cederà. E a proposito di quote, si lavora per capire se Mirri vorrà sfruttare il suo diritto di prelazione per le quote di Di Piazza. Per quanto riguarda il mercato e il prossimo anno: i sei milioni di budget sono già nelle casse della società. Il Palermo dunque può già lavorare per la prossima stagione. 

 

I TIFOSI

Da tifoso per i tifosi. Un riferimento continuo, in fondo Dario Mirri lo dice sempre, lui è IL tifoso, ma non dimentica mai coloro i quali vivono di Palermo. I ringraziamenti per i tifosi sono stati molteplici, sottolineando anche quanto siano stati importanti per questo progetto. E la vicinanza al tifo Mirri la vuole ribadire con la trasparenza nei loro confronti e la presenza di una rappresentanza di tifosi tra i soci ne è la dimostrazione.

 

 

TONY DI PIAZZA

La prima domanda dei giornalisti non poteva che essere a ciò che è successo in questi giorni: le dimissioni e gli scontri con l’ormai ex vicepresidente Di Piazza. Su Di Piazza tante parole, in riferimento soprattutto agli atteggiamenti che a chi detiene le quote di maggioranza (concetto ribadito più volte) non piacciono: «Nessun dubbio o preoccupazione. Fondo societario? Il Palermo ha un capitale di 7 milioni interamente versato . Il fondo verrà completato con il versamento della quota da parte di Tony Di Piazza che avverrà domani (oggi, ndr)». Mirri è stato diretto e ha sottolineato, con la pacatezza che lo contraddistingue, gli “atteggiamenti” che non sono piaciuti, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei social. Dario Mirri ha sottolineato i vari problemi nati con Di Piazza, evidenziando i suoi numerosi cambi di idea, soprattutto alla luce del premio per i giocatori (che l’italoamericano ha prima chiesto di togliere e poi di rimettere), delle dimissioni  (presentate e che vorrebbe ritirare) e dei versamenti. Il progetto, in ogni caso, va avanti. Per il presidente le divergenze sono nate a causa della distanza e da alcuni fraintendimenti, nient’altro. Mirri, tuttavia, ha voluto ribadire a gran voce anche un concetto «Il Palermo è una cosa seria e non è un giocattolo. Nella Juventus, nel Manchester City non ci sono i problemi che si sono registrati nelle ultime settimane». Non è tuttavia mancata un'apertura verso l'ex vicepresidente: «Di Piazza è una persona per bene che rispetta gli impegni presi 10 mesi fa: non credo che per lui, e per noi, sia cambiato nulla».


VICENDA DI PIAZZA, MIRRI: «IL PALERMO NON È UN GIOCATTOLO»


TACOPINA

In questi giorni, dopo l’annuncio di Tony Di Piazza di voler cedere le quote, si è fatto il nome di Tacopina. Mirri ha risposto in maniera breve, ma precisa: «Quando sono andato da questo avvocato a Roma, che mi aveva detto c’era una persona interessata alle quote, mi era stato detto che Di Piazza era in contatto con Tacopina»; L’idea che ha Mirri del presidente del Venezia è abbastanza chiara: «appena mi hanno fatto il suo nome, non dico che mi sono alzato subito, ma dopo cinque minuti. Di Piazza, comunque, non mi aveva mai detto che aveva contatti con Tacopina».

 

GLI ACCORDI CON DI PIAZZA

Erano stati stabiliti dei patti parasociali, stabilendo un budget in base alle quote societarie. Il presidente ha sottolineato che chi ha maggiori quote ha maggiore potere. Ad oggi, dice Mirri «non mi posso rimproverare di averlo coinvolgo nel progetto». E se Di Piazza rimanesse? Mirri ha dichiarato che già a novembre/dicembre erano state proposte nuove deleghe all’imprenditore, ma quest’ultimo sembrerebbe non aver accettato.

 

RITIRO E PROSSIMA STAGIONE

L’obiettivo della società è quello di costruire una squadra che sia protagonista anche in Serie C. Il primo lavoro della società è quello di definire gli accordi con i giocatori già in rosa, soprattutto i giovani. Alla luce del futuro di molte società, il cui destino potrebbe essere quello della non iscrizione ai campionati, il Palermo analizzerà i giocatori a disposizione. Il tecnico deve avere esperienza di Serie C e deve prediligere lo spettacolo. Sagramola ha sottolineato come molti tecnici siano ancora impegnati e che la scelta dipende anche da questo fattore.  La preparazione comincerà ad agosto, il tempo per preparare il tutto con calma.  Si partirà da quei giocatori che hanno già esperienza per il campionato di Serie C.

 

STADIO  E CENTRO SPORTIVO

Lo stadio è la priorità, come il centro sportivo. Quest’ultimo, purtroppo, non può vedere luce a Palermo per l’assenza di ettari destinati agli impianti sportivi. L’augurio del Palermo è quello di trovare un terreno privato, così da acquistarlo subito, ma l’amministrazione comunale dovrà dare la conferma, eventualmente, di poter costruire in tempi brevi.  Il sindaco ha sottolineato la volontà di mettere in concessione il diritto di superficie dello stadio.

 


STADIO, CENTRO SPORTIVO E MAGLIE: PARLA DARIO MIRRI


 

NOME E NUOVE MAGLIE

La nuova denominazione è pronta, ma non può ancora essere svelata a causa dell’iter da seguire per la registrazione. Robe di Kappa ha già individuato la nuova maglia e la terza avrà un riferimento ai 120 anni di Palermo.