Lucchesi: «Faremo una squadra competitiva, ma basta follie»

Lucchesi: «Faremo una squadra competitiva, ma basta follie»

Gli ultimi dettagli per completare l'iscrizione al prossimo campionato e a Palermo si potrà finalmente parlare della squadra che verrà. Il dg dei rosa Fabrizio Lucchesi, dopo aver terminato l'assemblea dei soci nella sede di Sicindustria, ha parlato con i giornalisti di mercato e della strategia per operare in entrata e in uscita: 

 

«Oggi più sereno di giorno 18? No, semplicemente meno stanco. Il 18 ero ero comunque sereno, ma venivo da tre giorni in giro per l'Italia facendo tremila chilometri e cambiando 5 voli e 4 hotel. Ho dovuto fare tutto quel lavoro per preparare l'attività di mercato che da martedì metteremo in atto. Il mercato sarà diviso in due fasi, la prima è il mercato in uscita che è quello che ci condizionerà, i nostri giocatori non sono finora usciti perché qualcuno ha fatto credere che non ci iscrivevamo al campionato, e giustamente hanno pensato di aspettare perché in caso di mancata iscrizione si sarebbero liberati a parametro zero. Noi che eravamo tranquilli abbiamo detto che potevamo aspettare tranquillamente martedì e i furbetti, che ci sono stati, quando vedranno che hanno sbagliato le loro tattiche dovranno passare da me, perché il Palermo vuole vendere ma non regalare. In funzione di chi andrà via poi costruiremo anche il mercato in entrata. Per ora stiamo parlando sia con i procuratori dei nostri giocatori sia con alcuni procuratori di calciatori che stiamo pensando di portare qui a Palermo in pienissima intesa con Pasquale Marino. Mi volevo portare avanti il lavoro per poter dedicare questi giorni alla parte burocratica, per questo motivo il 18 mi avete visto particolarmente provato». 

 

PALERMO 2.0

«Noi faremo e si deve fare una squadra assolutamente competitiva e con ambizione, ma si può fare sicuramente senza le follie del recente passato che hanno portato ad un buco di 50 milioni di euro, ad arrivare sull'orlo del fallimento e oltretutto a non vincere niente. Si può fare ugualmente bene ma bisogna spendere meno, bisogna riportare il club a livello di una gestione societaria cristiana, perché eravamo fuori da ogni grazia di Dio. Questo lavoro passa attraverso la cessione di giocatori che hanno ingaggi importanti ma che hanno anche mercato, e sulla base di queste uscite faremo la sostituzione con giocatori funzionali per il gioco dell'allenatore.

 

MARINO

«In questi giorni mi ci sto trovando davvero bene come sensibilità, manageralità e cultura del lavoro, ed era quello che volevamo dal nostro tecnico quando abbiamo fatto la presentazione. Abbiamo delle idee, le stiamo portando avanti e nei prossimi giorni ci saranno novità». 

 

MERCATO

«Sono stati fatti tanti nomi, e su cento qualcuno è stato anche beccato. Sulla base delle uscite stiamo valutando certe ipotesi di entrata, i giocatori ci sono e il Palermo è il Palermo, ha un appeal importante così come lo ha il nostro allenatore. La squadra la faremo e con aspettative ambiziose, dobbiamo avere la forza di aspettare queste uscite perché ci condizionano, ci sono giocatori che guadagnano per tre o addirittura per cinque, e ci sono anche problematiche tecniche perché qualora dovesse rimanere qualcuno di questi giocatori vanno sicuramente valorizzati. Abbiamo le spalle larghe per reggere tutto questo lavoro e non appena si libereranno i posti penseremo al mercato in entrata, al momento non ha senso fare nomi». 


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