Il trequartista di Mignani possibile chiave per la svolta rosanero

Il trequartista di Mignani possibile chiave per la svolta rosanero

Il Palermo è alla ricerca di nuova linfa. Il match contro la Sampdoria, primo da mister rosanero per Michele Mignani, ha mostrato una squadra capace di stare più bassa e accorta, ma ancora non brillante nelle manovre offensive (ed è giusto così, visto il poco tempo a disposizione). Una cosa però si può affermare: il trequartista può essere la chiave della svolta per il gioco rosanero.  

Scandagliando il passato del mister genovese, la storia racconta che mai si è privato di questo tipo di giocatore. In verità anche il predecessore Corini ha fatto affidamento ad una sorta di trequartista, ma molto atipico. Adesso le cose cambiano, e si è già intravisto nel 3-4-1-2 di sabato scorso: Di Francesco ha avuto la quasi totale libertà di andare dove volesse, prediligendo la zona offensiva sinistra, creando scompiglio e difficoltà nel leggere i movimenti alla difesa doriana. 

Il prossimo sabato potremmo vedere l’esordio del modulo più caro a Mignani che è il 4-3-1-2: in questo nuovo assetto, il 17 godrebbe di ancora maggiore libertà, venendo coadiuvato da due mezz’ali pimpanti quali potrebbero essere Segre e Coulibaly (o Henderson, aspettando Vasic). In questo modo, il centrocampista offensivo centrale avrebbe davvero tantissime opzioni di sviluppo: inserimento della mezz’ala, sovrapposizione del terzino (che a 4 potrebbe spingere ancora di più), ricerca della punta in profondità o richiesta di 1-2. 

Sono ovviamente ipotesi, estrapolate dalla visione del passato del mister. Si vedrà se il parco giocatori del Palermo sarà in grado di esaltare la qualità di un trequartista puro: Di Francesco sembra corrispondere perfettamente all’identikit, ma ci sarà anche un Filippo Ranocchia da riscoprire: il 14, infatti, potrebbe occupare sia quella zona che diventare una devastante mezz’ala di qualità.