Piano B: tutto gira intorno a Nestorovski

Tanti giocatori sul piede di partenza, altri invece che serviranno per rifondare la rosa. La chiave dei progetti rosanero però è il macedone

Piano B: tutto gira intorno a Nestorovski

Mancano ancora sei giornate al termine del campionato e, lasciando per qualche momento da parte i discorsi legati al closing sempre più imminente, è già tempo di trarre bilanci

 

A meno di scenari clamorosi, a cui francamente non crede più nessuno, il Palermo l'anno prossimo sarà in Serie B: incolmabile la distanza dall'Empoli (10 punti) per una squadra che nel corso di tutta la stagione oggettivamente non ha mai fatto credere di poter raggiungere questa chimera che era la salvezza. Ad ogni modo, a circa un mese dalla fine della stagione si può già iniziare ad ipotizzare quello a cui assisteremo in estate. 

 

Il neo presidente Paul Baccaglini, in più circostanze, ha ammesso di aver progettato un eventuale piano B in caso di retrocessione. Sarebbe opportuno, però, cominciarlo già ora, analizzando dettagliatamente la rosa che si ha intenzione di strutturare l'anno prossimo. Sono parecchi i giocatori che a giugno andranno via, per volontà loro e non. Gente che a Palermo ha finito un ciclo o che addirittura non l'ha mai cominciato; calciatori già adesso fuori dal progetto, altri dalle cui cessioni si potrà ricavare una cifra importante. Alcuni (pochi) da cui ripartire, per rifondare una rosa che necessiterà comunque di qualche elemento già consolidato. 

 

La chiave dei piani futuri della squadra è Ilija Nestorovski: il macedone è probabilmente l'unica nota lieta della sciagurata stagione rosanero. Da "pippa" è diventato "Nestogol", siglando ben 10 reti alla sua prima stagione in Italia. Qualcosa però si è inceppato negli ultimi due mesi, il numero 30 non va a segno da sei giornate (nove se si considerano i gol su azione, dato che l'ultimo è arrivato su rigore). In estate bisognerà capire prima di tutto le intenzioni del calciatore, se sceglierà di rimanere e quindi non verrà ceduto, si costruirà una rosa attorno al lui, che diverrà quindi cardine del progetto. Uno come lui in Serie B sarebbe in grado di spostare sensibilmente gli equilibri. Al contrario, se si decidesse di cederlo al fine di monetizzare con i soldi ricavati dal suo cartellino (si parte da una base di 15 milioni), si tenterebbe di creare una rosa completa e composta da elementi validi.

 

Chi probabilmente andrà via sarà Gonzalez: quasi ceduto la scorsa estate, in questa stagione, se è possibile, ha offerto prestazioni peggiori della precedente. Un lontano parente del difensore ammirato il primo anno in Italia. Andrà via, ma non bisogna aspettarsi chissà qualche conguaglio per il suo cartellino. Chi ha le valigie in mano è Andelkovic, in scadenza di contratto e con nessun sentore di possibile rinnovo. Come lui anche Morganella e Goldaniga, sui quali si rincorrono già le voci di mercato. Tra i giovani, invece, non hanno mai convinto i due ungheresi Sallai e Balogh, il loro valore di mercato non è certamente esorbitantema la società potrebbe privarsene senza rimpianti. 

 

Discorso a parte merita il nodo portiere: né Posavec né Fulignati hanno convinto, è vero che una stagione in cadetteria da titolare potrebbe permettere ad entrambi di farsi le ossa, ma in porta ne gioca uno solo, quindi l'altro è di troppo. In ogni caso, servirà valutare attentamente se è il caso di affidarsi nuovamente ad un giovane inesperto per un ruolo così delicato.

 

Oltre a Nestorovski, in rosa c'è qualche altro elemento da tenere ad ogni costo anche in B. Giocatori come Andrea Rispoli Simone Lo Faso sono i punti da cui ripartire e sui cui creare una rosa all'altezza non solo di una pronta risalita, ma anche di un'ulteriore conferma anche in Serie A. Insieme a loro Giuseppe Pezzella ed altri giovani provenienti dalla Primavera come Bonfiglio Marson, senza dimenticare La Gumina e Bentivegna, che dovrebbero rientrare dai rispettivi prestiti. Inoltre, chi potrebbe meritare un'altra chance è Bruno Henrique, che quest'anno non si è mai espresso al pieno delle sue capacità; così come Gazzi Cionek, giocatori con l'esperienza necessaria per affrontare un campionato ostico come quello di Serie B. 

 

Non si sa cosa abbia in mente il presidente Baccaglini, non si sa cosa preveda il suo "Piano B". Sappiamo però che la Serie B è sempre più prossima ed è necessario pensarci ora se si vuole ripartire con una squadra all'altezza.