Hanno ucciso l'Uomo ragno

Hanno ucciso l'Uomo ragno

La sconfitta contro la Fiorentina è stata fatale a Walter Zenga, esonerato dalla Sampdoria. L'avventura dell'Uomo Ragno, blucerchiato già da giocatore, era cominciata con grossi scetticismi dati dal fatto che l'ex portiere della nazionale non allenasse ad alti livelli da molto tempo. L'ultima sua esperienza in Italia, che noi ricordiamo bene, aveva lasciato un po' a desiderare. Gli scetticismi avevano trovato conferma nel preliminare di Europa League, in cui la Samp ha rimediato una figura barbina contro il Vojvodina salutando la competizione al primo step.
Un inizio di campionato superiore alle aspettative, con tanto di successo sulla Roma, sembrava aver rinsaldato la posizione di Zenga, ma i recenti risultati più altalenanti, in cui è venuto a galla un fortissimo mal di trasferta, hanno portato all'esonero nonostante una situazione di classifica che non è poi così malvagia.
E' chiaro che l'ex tecnico rosanero poteva fare anche meglio, ma la sensazione che si ha in generale è che le scelte fatte dalla Sampdoria, comunque tutt'altro che una brutta squadra, siano state un po' buttate li. Dalla stessa scelta di puntare su un allenatore "outsider" come Zenga, nel quale probabilmente non si credeva poi così tanto, passando per la vicenda Cassano, voluto fortemente dal presidente Ferrero ma non dal tecnico, che ha rappresentato un nervo decisamente scoperto nell'inizio di stagione doriana. E che, considerate le polemiche alla vigilia della gara contro la Fiorentina per quella rifinitura saltata, potrebbe aver ucciso l'Uomo Ragno.