Boscaglia, play-off e volata finale: parla Filippi

Boscaglia, play-off e volata finale: parla Filippi

L'allenatore del Palermo Giacomo Filippi, ai microfoni della trasmissione "Zona Vostra" in onda su TRM, è tornato a parlare del divorzio con Boscaglia dopo aver accettato la panchina rosanero soffermandosi sulla volata finale del campionato, sui play-off e su due elementi importanti della rosa come Rauti e capitan Santana: 

 

“Con Boscaglia in cinque anni e mezzo abbiamo ottenuto ottimi risultati, frutto del fatto che abbiamo lavorato bene e abbiamo avuto buon feeling. Poi se sono state prese delle scelte da parte della società io da professionista e da persona coerente e seria faccio la mia strada non rimproverandomi nulla. Come è cambiata la mia vita da primo allenatore? E’ cambiata solo nelle responsabilità ma io sono sempre lo stesso, ho detto a tutti che chi vuole può continuare a chiamarmi per nome, poi ci sono i ruoli e vanno rispettati”.

 

PLAY-OFF

“Dobbiamo cercare di scalare il più possibile la classifica e posizionarci più in alto possibile. I play-off si giocano una partita alla volta e ognuna di queste sarà preparata in maniera maniacale sia da parte dello staff che da parte dei giocatori, con la partita secca i pronostici salteranno tutti e il Palermo avrà un ruolo importante come squadra e come città”.

 

 

MENTALITÀ

“Stiamo lavorando sulle teste per fare un finale di stagione importante e straripante, dobbiamo principalmente cercare di oscurare la stagione negativa che abbiamo trascorso finora. Dobbiamo lavorare e dare molto di più perché per avere questi risultati insufficienti abbiamo fatto tutti degli errori, a partire dalla società e finendo con il magazziniere. Dobbiamo arrivare ai nastri di partenza dei play-off con un impatto determinante che possa far saltare il banco. In allenamento bocche cucite, tappi nelle orecchie come i cavalli e andare avanti, finito l’allenamento possono fare già che vogliono ma in quell’ora e mezza si lavora al massimo. Se dovessimo arrivare decimi, e spero di no, è un’impresa ardua perché devi vincerle tutte ma prima dobbiamo arrivare all’ultima giornata di campionato sapendo di aver dato tutto e sperando di aver recuperato qualche posizione in classifica”.

 

RESPONSABILITÀ

“Nelle passate settimane le colpe sono state di tutti e tutti ci siamo presi le nostre colpe evidenti, tornare indietro però è superfluo e dobbiamo guardare solo avanti. Forse il partire in ritardo e l’aver creato un gruppo con qualche periodo di ritardo può far si che nel finale di campionato possa emergere quella coesione di intenti che possa permettere alla squadra di andare avanti con spirito, voglia e determinazione”.

 

RAUTI

“Rauti può fare sia la punta centrale che uno dei due nella trequarti ma fa più male agli avversari se parte fronte alla porta, se fa la punta centrale si ritrova spesso con le spalle alla porta e per caratteristiche, secondo me, non è il suo ruolo ideale mentre può dare meglio attaccando gli spazi in profondità. Nicola (Rauti, ndr) ha ottime caratteristiche tecniche e fisiche che deve capire come sfruttare, ogni tanto si assenta dalla dinamica dell’azione sparendo proprio, se è bravo ad essere spesso coinvolto nell’azione può essere un giocatore devastante”.

 

TOUR DE FORCE E TURNOVER

“Se il campionato dovesse finire il 25 avremo una partita ogni quattro giorni e per forza di cose dovremo ruotare tanto i giocatori, su questo non ho alcuna difficoltà perché i ragazzi si stanno allenando tutti bene e ognuno vale l’altro. Il finale di stagione farà la sua parte perché chi arriva meglio, dal punto di vista psicofisico, ai nastri di partenza ha dei vantaggi, poi le partite secche vanno affrontate “mors tua vita mea” e daremo le giuste motivazioni alla squadra”.

 

ESPULSIONI

“Ne abbiamo parlato molto, abbiamo lavorato tanto anche su questo aspetto perché è una grande pecca che abbiamo. Non sono gli arbitri che devono adeguarsi a noi ma siamo noi a doverci adeguare al loro giudizio. Non devono fermarsi mai e devono sottostare al giudizio dell’arbitro, può sbagliare ma decide sempre lui e non possiamo imprecare di tutto quando una scelta non è condivisa”.

 

SANTANA

“Mario è la storia del Palermo, un giocatore del Palermo a tutti gli effetti e si allena con una voglia straordinaria che fa da traino per tutti i compagni, sia i più grandi che i più piccoli. Ha una condizione psico-fisica ottimale e sarà sfruttato bene, non dobbiamo guardare l’aspetto anagrafico. Se in una determinata partita può darci quel quid in più sarà in campo, se decidiamo di farlo partire dalla panchina perché può darci il quid dopo lo faremo ma sfrutteremo Santana nel modo migliore per come lo stiamo facendo in queste settimane dove è stato determinante in tutto e per tutto”.