Elastico, rabona e destro da fuori: che spettacolo Coronado

Il brasiliano ha già conquistato i tifosi rosanero

Elastico, rabona e destro da fuori: che spettacolo Coronado

Tre partite archiviate e cinque punti portati a casa, con qualche rammarico, probabilmente, se si considera sia stata solamente sfiorata la vittoria sabato pomeriggio contro l'Empoli. 

 

A mente fredda, però, il pareggio con i toscani, al di là del modo in cui è arrivato, è un risultato corretto per quanto visto in campo. Se si analizza la partita ci si accorge di come il Palermo a tratti ha incantato, si è divertito e alla fine si è perso. Mancanza di coraggio da parte di Tedino? Forse. Mancanza di esperienza? Probabile. Partite come queste però aiutano e si può sempre trarre un insegnamento, sia dagli aspetti da salvare che da quelli da correggere

 

>PALERMO: COSA È ANDATO, COSA NO

 

L'elemento da salvare, anzi, da ammirare e custodire gelosamente è senza alcun dubbio Igor Coronado

 

Se le prime due partite avevano lasciato ancora qualche dubbio sulla reale qualità del 10 rosanero, la gara contro l'Empoli ha definitivamente fugato ogni dubbio. Già nelle prime due uscite stagionali le prestazioni del brasiliano erano state sopra la sufficienza: assist a Nestorovski, dopo aver seminato un paio di avversari, contro lo Speziafaro nel deserto contro il Brescia, qualità al servizio dei compagni, punto di riferimento nello scacchiere di Tedino. 

 

A tutto questo, sabato pomeriggio ha aggiunto giocate dall'altissimo coefficiente di difficoltà, l'assist per la rete di Cionek e, ciliegina sulla torta, la bordata di destro da fuori che è valsa il temporaneo 2-0. La cosa che sorprende più di Coronado è la semplicità con cui gestisce la palla tra i piedi: raramente gli viene sottratta, alterna passaggi precisi a dribbling ubriacanti e subisce una quantità sproporzionata di falli, a dimostrazione delle evidenti difficoltà che hanno gli avversari a marcarlo. 

 

Le giocate messe in mostra contro l'Empoli non si vedevano da anni al Barbera, una "Joya" per gli occhi, così come quando c'era Dybala o il suo connazionale Pastore. Ai più nostalgici, però, con quel numero sulle spalle e con quel destro calibrato, il brasiliano non può che ricordare Fabrizio Miccoli, l'ultimo vero 10 avuto dal Palermo. 

 

>CORONADO E LA PESANTE EREDITÀ DELLA MAGLIA NUMERO 10

 

È ancora presto per trarre conclusioni e bilanci, ma pare proprio che Coronado sia già entrato nel cuore dei tifosi e potrebbe essere un degno erede di chi, con quel numero sulle spalle, ha fatto sognare per anni il Barbera.