Dionisi, la conferenza stampa: "Devo metterci la faccia. Io ci credo come il primo giorno"
Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, ha oggi parlato in conferenza stampa in vista della trasferta di Reggio Emilia per la sfida di sabato pomeriggio al 'Mapei Stadium' alla capolista Sassuolo (sua ex squadra). Queste le sue parole:
APPIGLI IN QUESTO MOMENTO DI CRISI
"Per me è doveroso metterci la faccia. Non vedo altre strade. Lavoriamo duro tutti. Speravamo di non andare incontro a questo momento. Ma siamo noi i responsabili. So che posso essere ripetitivo: ma le prestazioni sono state spesso diverse dai risultati. Adesso dobbiamo guardare il Sassuolo, che ha valori superiori ai nostri. Li conosco bene avendoli allenati per due anni e mezzo. Loro hanno perso una partita, noi 6. Loro hanno fatto 38 gol, noi 17. E i nostri numeri sono troppo bassi rispetto al campionato che vogliamo fare.
Mi aggrappo alla prestazione, sapendo che questo non può bastare. Perché se stiamo facendo buone prestazioni e i risultati non arrivano allora qualcosa non torna. È normale che ci sia malcontento e che si inizi a crederci meno. Ma io ci credo come il primo giorno".
CHE SETTIMANA È STATA
È iniziata e continuata in ritiro perché è giusto che la società prenda le sue decisioni. Per far capire che si sta ottenendo meno di quello che si può. È stata la settimana di una squadra uscita da una sconfitta e dal malcontento del proprio stadio. I ragazzi stanno lavorando bene e continueranno a lavorare bene in questi due giorni che mancano alla partita contro il Sassuolo, che sappiamo essere la squadra migliore del campionato.
Lì sono stati due anni e mezzo importanti. Tanti di loro li ho allenati l’anno scorso, altri per quasi tre anni. Dovremo fare una partita importante, mettere in campo tutta la qualità che abbiamo. Dovremo avere lucidità mentale.
RECUPERI - DIAKITE' E BRUNORI
Confido di vedere i ragazzi che erano indisponibili o acciaccati bene oggi e domani. Diakité si è allenato con la squadra e anche Brunori ieri e oggi. Pierozzi non sarà disponibile. Spero di poter scegliere tra tanti giocatori che vogliono giocare, perché si gioca una partita bella, stimolante. Giocare contro la prima della classe è una bella roba. E ieri ho visto che erano tutti volenterosi di voler giocare.
ALTERNATIVE TATTICHE
Diciamoche l’idea contro il Catanzaro era avere più peso davanti e più cross. Questa è una possibilità, ma dobbiamo ragionare su tutta la partita, inizio, svolgimento e fine. Il Sassuolo vince le proprie partite nei secondi tempi. Quando spesso noi ci disuniamo, ci allunghiamo. Il pensiero della formazione iniziale dipende anche dal prosieguo del match.
DOBBIAMO PORTARE RISULTATI
Parlo fuori dai denti: per certi aspetti la squadra fa quello che proviamo in settimana. Ma poi l’allenatore deve portare risultati. E quindi da quel punto di vista non sono soddisfatto. La media non è sufficiente. Perché la squadra è prestativa ma i numeri danno risposte diverse.
Se mi sentirei tradito in caso di risultato negativo oltre la prestazione? No. Io sono molto deluso solo dalla prestazione di Carrara. Io alleno perché la prestazione porti al risultato. A Carrara è stato sbagliato l’atteggiamento. Ma tradito no. È passione tramutata in lavoro. La squadra fa il possibile, mi è piaciuta nelle difficoltà. Ma dobbiamo dare delle risposte. E se anche con il Sassuolo dovesse iniziare in salita noi dobbiamo stare dentro la partita. Perché abbiamo le qualità per batterli e metterli in difficoltà. Ma dobbiamo essere migliori.
VARIETÀ TATTICHE
Ho cambiato per una serie di fattori. A Carrara non mi era piaciuto l’atteggiamento. Lì dei tre centrocampisti non ha giocato Segre che non si era allenato. Col Catanzaro Verre non ha giocato per delle valutazioni tattiche che ho fatto, non perché a Carrara potesse fare meglio. Volevo avere giocatori offensivi davanti. Realmente non è un togliere a qualcuno. Sono scelte pro chi fa bene. Poi il risultato dà.
DISPIACERE PER LE CRITICHE
Ovvio che mi dispiace, perché io sono una persona. Chi non mi conosce mi giudica per altro e se qualcuno non è contento io devo comprenderlo.
Ho comunque allenato in Serie A, che è una realtà diversa. Questa è la mia piazza più importante, ma in Serie A c'è una risonanza molto più grande, mi sono formato le spalle, ho subito già delle contestazioni, ho il mio equilibrio e vado avanti per quello che sono. Professionalmente la cosa non mi sposta, altrimenti non sarei arrivato dai dilettanti fino alla Serie A e al Palermo. Devi saperci star dentro. Ho scelto la piazza per questo motivo, poi certo speravo che il pubblico incitasse la squadra dall'inizio alla fine. Ma così non è e bisogna star dentro. Umanamente poi mi dispiace perché ci metto tutto quello che posso. Comunque sì, io mi sento all'altezza.
REAZIONE DEI GIOCATORI DOPO I FISCHI E ALTERNATIVE E OFFENSIVE
Dispiace a tutti. A me dispiace molto per i ragazzi. Alcuni sono molto giovani. Altri più strutturati. I ragazzi in allenamento rispondono bene, ma la partita è un’altra cosa. È come il rigore: in allenamento è un conto, ricreare lo stesso clima che si respira in partita non si può.
Poi da fuori è facile dire “poteva giocare quell’altro”, ma ci saranno dei motivi se gioca qualcuno al posto di qualcun altro. Con i giocatori parlo, condividiamo, ma poi la partita è un’altra cosa. E la contestazione ci sta. E i giocatori sono pagati bene anche per questo. È chiaro che ci resti male, ma sappiamo di essere tutti responsabili. Poi lo stadio ci ricorda che qualcuno sta facendo meno bene di altri (fischi a Henry e Le Douaron, ndr).
Io faccio delle valutazioni, poi è la partita che dà risposte. E sto facendo delle valutazioni perché noi dobbiamo andare a Sassuolo a fare punti. Perché dobbiamo migliorare questa classifica.
ANCORA SU CATANZARO
La sostituzione di Henry e Le Douaron in contemporanea? Si stavano aprendo degli spazi. Io volevo fare un solo cambio, ma se si aprono gli spazi giocatori come Insigne Brunori possono fare molto bene. Perché negli ultimi 20 metri hanno caratteristiche diverse e pensavo che potessero darci delle opportunità, che abbiamo anche avuto.
APPUAH
Per l’adattamento non sarebbe un problema. Anche se ci vuole per tutti, pensate a Le Douaron. Poi è il momento, perché Stred ha delle qualità importanti che in allenamento fa vedere. Ma è il momento della squadra che sta facendo meno di quello che ci aspettavamo. E Appuah ha bisogno di minutaggio anche per poter sbagliare. Fermo restando che nelle valutazioni c’è sempre anche lui. Ora paga il momento della squadra che non porta risultati.
PERCORSO COMPROMESSO DOPO UN KO A SASSUOLO
Ora devo pensare partita per partita. Ma ho dovuto rivedere anch’io le ambizioni iniziali. Il campionato è lungo ma devi recuperare terreno. Intanto su quelle che ti stanno vicino.
DUE ATTACCANTI E TREQUARTISTA?
Già a Catanzaro abbiamo giocato con due punte. E Di Francesco tutto si può definire tranne che un centrocampista. Quindi vi pregherei di smetterla di parlare di 4-3-3. Non giochiamo con due esterni larghi e un attaccante ormai da due mesi. In passato ho fatto trequartista e due attaccanti, ma questa squadra per me non può giocare così. Ed è la prima valutazione che ho fatto. Con tutto il rispetto, ma ho delle conoscenze. Il sistema di gioco è stato già cambiato per essere più efficaci. E se la palla la porti davanti alla porta, è lì che puoi e devi fare la differenza.
HENRY
Non l’ho notato nervoso in partita. Quando è uscito gli ho dato una pacca per rincuorarlo. Magari uno le vede grande e grosso e si pensa che non sia vulnerabile. Invece lo è. E ci sta male perché sa che può dare di più in termini realizzativi. Thomas ha 30 anni, ha una sua esperienza e sa che deve fare meglio. E lavoro per quello. Titolare sabato? Lo tengo in considerazione ma non ne sono sicuro.
RISPOSTA MENTALE
Ora il rischio è di perdere sicurezza, di pensare di essere meno di quello che sei. I risultati non ci stanno dando ragione ma noi abbiamo qualità e dobbiamo tenerlo a mente. Sabato dovremo essere quasi presuntuosi affermando che ce la possiamo giocare. Sapendo che di fronte abbiamo i più bravi. Ma in una partita noi possiamo giocarcela. Cosi come è stato con lo Spezia. Dobbiamo mettere in campo le stesse sicurezze. Qua ci sono giocatori che hanno grande esperienza e dobbiamo metterla in campo.
CLASSIFICA
Per quanto ci riguarda no, la classifica non rispecchia il reale valore del Palermo. Responsabile io per primo e tutto il Palermo.
Per quanto riguarda il Sassuolo non mi sorprende invece. Questa è una partita che dobbiamo giocare con tutte le nostre forze. Non disperdere le energie, perché le partite sono lunghe e spesso negli ultimi 15 minuti non abbiamo raccolto quello che volevamo. E ripeto, con tutto il rispetto, ce la possiamo e ce la dobbiamo giocare per tutto quello che abbiamo nelle gambe, nella testa e nella mentalità.