Diabolica Perseveranza

Diabolica Perseveranza

di Andrea Bosco

Quel celebre detto popolare, che definisce diabolico commettere ripetutamente lo stesso errore, sembra più che mai attuale in casa Palermo.

Se dopo Modena, dopo lo Spezia, dopo Genova, una parte della tifoseria rosanero sembrava conservare una considerazione morbida nei confronti di Corini, oggi invece al mister di Bagnolo Mella sembra quasi non siano più rimasti alleati. Sì, "Quasi",  perché la dirigenza, in netta contrapposizione ad una piazza ormai allineata, ribadisce settimanalmente la propria fiducia a quel tecnico tanto protetto e "viziato" fin dal suo ritorno nel capoluogo.

Potremmo parlare di politica british, di poca abitudine ad una mentalità paziente e che predilige la lungimiranza all'impulsività, ma la realtà dei fatti è che il Palermo, nel giro di due mesi, ha dilapidato completamente il bottino raccolto nelle prime 8 giornate, non solo in termini statistici, ma anche psicologici e umani.

Il gruppo esaltato ed esaltante che gioiva sotto il muro rosanero al termine del trionfo del Braglia non esiste più, trasformatosi gradualmente in un insieme di ragazzi nervosi e infastiditi, che sembrano vivere con sofferenza il dover condividere lo stesso terreno di gioco per 90 minuti.

La società, come detto, non è intenzionata a prendere provvedimenti per il momento, anzi sembra addirittura che Corini avrà a disposizione le restanti 4 partite che ci separano dal 2024, per riacciuffare le briglie sciolte della sua squadra e attuare una sterzata significativa all'andamento generale.

Sterzata che risulta difficile credere che si possa verificare con questi presupposti e condizioni; per quanto coraggiosa possa essere considerata la decisione, rischia seriamente di rivelarsi una diabolica, nociva ostinazione nel voler negare una serie di innegabili errori tecnici e comunicativi che si manifestano nella situazione di classifica del Palermo.

Ci troviamo senza dubbio nella fase più critica e delicata della gestione City Football Group, e stavolta sulla graticola non rischia di finirci solo Eugenio Corini, perché a fargli compagnia potrebbe esserci anche Leandro Rinaudo; la fitta e costante collaborazione tra i due ha portato all'allestimento di una rosa effettivamente competitiva, ma che dimostra paradossalmente un'incompatibilità tattica con quelle che dovrebbero essere le idee dell'allenatore.

Tutti questi elementi ci gridano una lampante verità: sono tutti in discussione, a partire dagli uomini che compongono la rosa, passando per la guida tecnica, fino ai dirigenti che hanno contribuito all'opera, perciò non è da escludere che a gennaio, alla luce dei risultati che verranno, si possa andare incontro al tanto desiderato ribaltamento dello status quo, che permetta al Palermo e ai palermitani di godersi un ambizioso e dignitoso girone di ritorno