De Zerbi: Possiamo salvarci, ma se devo morire muoio a modo mio

De Zerbi: Possiamo salvarci, ma se devo morire muoio a modo mio

 

Roberto De Zerbi, intervistato da Sky al termine del match perso contro il Cagliari, ha trattato diversi argomenti: "Il mio Palermo è inconcludente perchè non riusciamo a concretizzare ciò che creiamo. Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi perché non avremmo meritato la sconfitta, m credo che con questo lavoro e questa convinzione potremmo riuscire a venirne a capo. Non so se avremo il tempo per mettere in atto questa mia filosofia di gioco ma lo spero. Dobbiamo migliorare alcuni dettagli soprattutto in fase di offensiva. Oggi però mi è piaciuta la dinamica del gol di Nestorovski".

 

Su Maurizio Zamparini: "È venuto a trovarci ieri e adesso lo sentirò domani. Noi vorremmo renderlo felice, ma non riesco a capire perché non facciamo risultato. Io non temo l’esonero. Sono convinto di avere una squadra buona, con un potenziale che col tempo si può migliorare. Il presidente è quello che mi ha portato ad allenare in Serie A. Quindi gli sarò riconoscente semore, ho fiducia in lui e apprezzo cosa mi dice".

 

La salvezza: "Ai miei giocatori cerco sempre di far capire che ci sono quattro squadre che si giocheranno la salvezza: ne retrocedono tre e noi non abbiamo nulla da invidiare a Empoli, Crotone o Pescara, quindi possiamo giocarcela ad occhi chiusi. Questo, però, deve capirlo anche la gente. Per salvarci bisogna avere entusiasmo, organizzazione e coraggio. Perché secondo me si salva chi osa di più. E’ ovvio che poi contro le grandi fai fatica, ma intanto te la giochi. Io ho una convinzione tutta mia: se devo morire, voglio giocare la partita e non arrendermi anzi tempo. Per giocar bene io intendo dare un’organizzazione sia offensiva che difensiva, sapendo cosa fare in campo, cercando di fare le cose semplici".