Amarcord: 1981-82 l'anno della speranza

Fu un'annata di speranze, tanto da far esporre in curva nord alla Favorita una grande A. Il finale di stagione, però, fu una delusione.

Amarcord: 1981-82 l'anno della speranza

Fu un Palermo che a cinque giornate dalla fine del campionato sconfisse il Verona di Osvaldo Bagnoli che, invece, quel campionato cadetto lo vinse, guadagnandosi la promozione in serie A. Con un percorso esaltante e Gianni De Rosa capocannoniere della categoria, i tifosi rosanero esposero, in preda all'entusiasmo, una grande A sugli spalti della curva nord dello Stadio La Favorita (nella foto). De Rosa, Montesano, Volpecina e Gasperini non riuscirono a far transitare la squadra in A  e non servì la vittoria finale contro la Lazio per regalare ai ragazzi di mister Renna la serie A, per raggiungere la quale ci sarebbero voluti ancora ben ventidue anni. Quanto detto dimostra il fatto che, laddove servisse, il pubblico calciofilo di Palermo vive con il cuore sulla curva e il fegato un po' ingrossato.  Per contrapasso, potremmo affermare che oggi accade l'esatto contrario rispetto a quanto si verificò in quella sfortunata stagione '81-'82, in cui il Palermo perse il derby contro il Catania e pareggiò un paio di volte di troppo. Addio serie A e ulteriore delusione per tutti. Oggi la retrocessione pare una certezza, tra un fido mancato, un mercato chiuso prima di avviarsi, tra un cambio di allenatore e l'altro. Manca un intero girone di ritorno, ma i tifosi si chiedono su quali basi è possibile salvarsi, soprattutto se a latitare è la serenità per preparare le gare. La prossima partita si giocherà a Reggio Emilia contro il Sassuolo che ha i suoi problemi, ma il potenziale è nettamente superiore a quello dei Rosanero. Se i tifosi dovessero esporre una lettera sugli spalti domenica prossima, non sarebbe certo la stessa di trentacinque anni fa.