Al Barbera tornelli bloccati. Tutti fuori, il Palermo dentro

Al Barbera tornelli bloccati. Tutti fuori, il Palermo dentro

 

Che brutta immagine quella dei botteghini deserti a poco meno di 48 ore da Palermo-Lecce.

Dopo la carezza contro il Brescia, la piazza rosanero si appresta a sferrare un pugno in faccia alla squadra, alla società e in misura considerevole anche a chi oggi guarda in casa Palermo con occhi interessati.

 

Quale segnale manda la tifoseria disertando il Renzo Barbera in questo momento storico per il Palermo? Gli stessi che chiedono a gran voce un futuro più rosa che nero, che proclamano Messia questo o quell’altro potenziale acquirente, gli stessi tifosi che credono sinceramente di essere in qualche modo parte integrante della squadra che tifano, oggi per il Palermo che fanno?

 

Sembra quasi la storia vecchia dei cristiani, cristianissimi ferventi, ma non praticanti: certo che ho la Fede, fortissima, e però la domenica sai che noia andare a sentire il parrino. Si sparano giudizi, sentenze, complotti, auspici dal lunedì al venerdì ed è stancante, è attività che stressa il corpo e la mente, per questo il sabato meglio il divano o la poltrona, col telecomando come appendice, al posto della sciarpa, e facebook a portata di mano.

 

C’è freddo, c’è caldo, c’è Zamparini. C’è sempre qualcosa che blocca i tornelli del Barbera: tutti fuori e il Palermo dentro, quasi solo, accompagnato dalle voci dei duemila “scemi” che non ne saltano una e da pezzi di curva che vorrebbero dirigere un’orchestra piena, urlante, e invece guidano solo l’eco che va a sbattere sugli spalti vuoti di uno stadio che si è guastato.

Forse serve un altro sfogo “belluscioso” - dopo petaloso vale tutto -, un altro urlo disperato che tocchi le corde rigide della Fede rosanero; oppure è necessaria un’altra, altre due, tre, quattro pseudoproprietà che portino il club sull’orlo del fallimento; o una campagna pubblicitaria più incisiva, o delle promozioni più attraenti. O forse altro, ma qualcosa dovrà pur accadere. Perché dai primi dati sui biglietti venduti per il match di domani sera, sembra proprio che il mare mosso in cui naviga il Palermo non sia un richiamo sufficiente per attirare il primo dei soccorsi urgenti per una squadra di calcio: i propri tifosi.


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