Dai campetti del "Meli" alla nazionale di Mancini: la bella storia di Andrea Compagno

Dai campetti del "Meli" alla nazionale di Mancini: la bella storia di Andrea Compagno

Apro questa bella storia con un racconto personale: 2011, secondo anno di liceo. La mia sezione, la F, si appresta ad iniziare il torneo delle classi con grandi speranze: abbiamo un’ottima selezione di ragazzi, siamo molto motivati. Esce il sorteggio: primo scontro con la sezione L. Guardo i miei compagni molto scoraggiato dicendogli: “sappiate che la nostra avventura è già finita, da loro gioca un mio ex compagno di classe, non abbiamo speranze”. E difatti la partita si chiude con un roboante 6-1 per la L, tutte e sei le reti le segna Andrea Compagno. 

 Ma dal campetto del Meli (bellissimo, per carità) Andrea, palermitano come noi, di strada ne ha fatta tanta, affrontando moltissime curve: le giovanili tra Palermo e Catania, la primavera del Torino che poteva essere un ottimo trampolino, e invece poi tanta, forse troppa gavetta nelle serie minori. Allora la scelta di vita: andare a San Marino. Col Tre Fiori Compagno segna caterve di gol, e viene notato dal Craiova (non il Craiova di Pigliacelli, però, l’altro). Un altro twist ad una carriera che sembrava non voler svoltare: e invece svolta eccome. Compagno al primo anno trascina il Craiova in prima divisione, e nel secondo lo salva a suon di gol. Poi, finalmente, una chiamata prestigiosa: lo Steaua Bucarest. L’asticella si alza ma l’imponente ragazzone palermitano continua a segnare, per la precisione sono già a 12 con la nuova maglia, con tanto di esordio in Europa (chi scrive non vi nasconde che vedendolo battagliare con i difensori del West Ham a Londra ha avuto quasi una lacrimuccia di commozione).  

 Infine, la ciliegina sulla torta: la chiamata in nazionale con mister Mancini: la dimostrazione che, probabilmente, bisogna credere di più nei prodotti di casa nostra, invece di accorgercene quando sbocciano altrove. Buona fortuna ad Andrea, ragazzo palermitano che probabilmente ce l’ha fatta.