Zamparini, Mirri e il Palermo. Balzaretti esclusivo a FP.IT

Zamparini, Mirri e il Palermo. Balzaretti esclusivo a FP.IT

Certamente l’esperienza di Maurizio Zamparini a Palermo sarebbe potuta finire diversamente, peccato. La prima parte della sua gestione è stata trionfale, per questo Palermo deve ringraziare Zamparini grazie al quale la squadra ha militato per tanti anni nel grande calcio portando nel capoluogo siciliano calciatori di altissimo livello. Ciò detto, il suo rapporto con Palermo doveva terminare in maniera totalmente diversa: infatti gli ultimi anni hanno cancellato tutto quello che nel tempo aveva fatto di buono.

 

Continua con i ricordi il lungo e bellissimo racconto di Federico Balzaretti ai nostri microfoni. In questa seconda parte l’ex rosanero parla degli anni di Maurizio Zamparini e il conseguente addio con la città di Palermo. Dagli anni d’oro al declino tra mille polemiche.

 

Dispiace veramente tanto perché sarebbe bastato un po’ di chiarezza che negli ultimi tempi i palermitani non hanno visto. Poteva essere legittimo il suo intento di ridimensionare gli investimenti per la squadra: sarebbe bastato magari continuare con un direttore straordinario come Sabatini e un tecnico come Delio Rossi e le cose sarebbero andate diversamente, ma si sa il presidente Zamparini non ama tanto i rapporti duraturi (sorride ndr).

 

La rinascita

Sono molto contento di come la città ha reagito al fallimento della scorsa stagione, ma non avevo dubbi. Il fatto che durante questa stagione al Barbera fossero presenti dodici mila persone in un campionato di Serie D, fa capire la forza di questa piazza e della gente di Palermo. Non c’entra assolutamente categorie, è una piazza a tutti gli effetti da Serie A.

Ho conosciuto il presidente, conosco Rinaldo (Sagramola ndr) e anche il direttore Castagnini e sono certo che faranno un lavoro straordinario così come hanno fatto quest’anno. Il presidente l’ho incontrato un paio di volte, si vede che è molto serio con idee molto chiare in testa per quello che può essere il Palermo del futuro. Questo è soltanto di buon auspicio per la città, una piazza che vive di calcio. Faccio i complimenti per la vittoria del campionato, non è mai banale e facile vincere. Ora si rientra nell’alveo dei professionisti con lo stesso intento di vincere il campionato, anche se quello di Serie C è un torneo particolarmente difficile e arduo.

 

Desiderio personale

Il mio sogno è quello di diventare un dirigente sportivo, ho studiato e studio per questo. Ho lavorato per quattro anni in una struttura societaria incredibile come quella della Roma, è stata una palestra magnifica. Non è facile ma sono una persona ambiziosa e caparbia (sorride ndr), così come ero in campo. Dirigente a Palermo? Le vie del Signore sono infinite: sono talmente giovane, un giorno mi piacerebbe. Sapete l’amore che ho per questa città.

 

Continua

Inoltre quest’anno ho fatto questa esperienza con DAZN come commentatore sportivo, mi piace tantissimo perché mi permette di esprimermi e di entrare nelle case delle persone e di trasmettere la propria identità insieme alle emozioni e sensazioni. Da persona passionale mi piace tanto il contatto con le persone.

 

Infine il saluto al popolo di Palermo

Il mio pensiero è di non mollare. La gente di Palermo è forte, passionale e ha un legame fortissimo con tanta solidarietà: sono certo che da questo momento delicato se ne potrà uscire, non sarà facile e bisognerà rimboccarsi le maniche. Palermo ha il carattere per uscire da questa situazione difficile che si è creata.

Mando un saluto e un grande abbraccio a tutti: grazie davvero per tutte le emozioni che mi avete dato in questi anni e che mi trasmettete ancora ora con i vostri messaggi: sappiate che è un amore e un affetto corrisposto e ricambiato al duecento per cento. Sarete sempre nel mio cuore.