Vecchio Palermo: sequestrati beni da un milione ai Tuttolomondo

Vecchio Palermo: sequestrati beni da un milione ai Tuttolomondo

«Trovato il tesoretto dei Tuttolomondo» . Con questo titolo l’edizione online de la Repubblica parla di un sequestro di beni agli ultimi proprietari della vecchia U.S Città di Palermo.

«Il giorno dell’arresto di Salvatore e Walter Tuttolomondo, gli ex patron del Palermo calcio, uno dei familiari telefona in tutta fretta a un amico imprenditore e dice: “Salvatore mi aveva accennato ad una vendita in blocco di appartamenti Ponte di Nona, tramite una persona… una cosa del genere, io ovviamente avrei… di fare un po’ di liquidità”».

 

Proprio a seguito della telefonata, continua il quotidiano, è scattato il sequestro di otto immobili della “Immobiliare Ponte di Nona 2004 srl”. Proprio questi immobili valgono un milione e centomila euro,« più o meno quanto il gip Lorenzo Jannelli aveva stabilito di bloccare per far fronte al buco nelle casse del Palermo calcio dopo la gestione dissennata dei due fratelli».

 

Nei conti dei fratelli Tuttolomondo, arrestati lo scorso 4 novembre, i finanzieri avevano trovato ben poco poiché «i soldi erano ben nascosti fra società e prestanome. La “Ponte di Nona” è interamente controllata dalla “Dae costruzioni spa”, una delle casseforti dei Tuttolomondo, il segreto non è durato a lungo».

 

I familiari, conclude il quotidiano, temevano proprio i sequestri. Intanto il pm Dario Scaletta ha ribadito al tribunale del riesame che i due fratelli debbano restare in carcere.


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