«Siamo rammaricati. Infrastruttura italiana non è un problema»

«Siamo rammaricati. Infrastruttura italiana non è un problema»

Dopo mesi di attesa finalmente la Serie A ha avuto inizio. Oltre al debutto di Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus, la grande attesa era anche per Dazn, la piattaforma streaming online che ha acquisito i diritti della Serie B e di tre gare della Serie A per giornata.

 

Un debutto non certamente positivo per la piattaforma, che con il big match del sabato tra Lazio e Napoli ha creato non pochi problemi ai propri clienti.

 

Di seguito l’intervista della Gazzetta dello Sport al Ceo di Dazn:

 

«Per prima cosa, avendo i tifosi al centro del nostro business qualsiasi problema che impatta sull’esperienza di Dazn da parte dei fan è un problema serio e, ovviamente, ci rammarichiamo per i disagi. Dazn monitora la sua pila tecnologica e le relative prestazioni per il consumatore finale in tempo reale utilizzando oltre 250 punti dati individuali. Ciò significa che abbiamo avuto assoluta chiarezza delle prestazioni della piattaforma, incluso il peggioramento del servizio nei primi 20 minuti del secondo tempo di Lazio-Napoli. Considerate che le partite Dazn di Serie A di sabato e domenica sono state il più grande e il secondo più grande evento in streaming mai trasmesso in Italia. All’inizio della ripresa di Lazio-Napoli abbiamo avuto un peggioramento della performance, relativo a un singolo Cdn (i Cdn sono reti di server per la distribuzione dei contenuti audiovisivi che gli operatori acquistano per avere una capacità aggiuntiva, ndr). Ciò ha generato il re-buffering (quando l’immagine si impalla, ndr) per circa il 10% di tutti gli utenti per un periodo di 20 minuti».

 

Palermo, quanti dubbi

 

MOTIVI DEL DISAGIO

«Possiamo confermare che la falla di sistema non ha alcuna correlazione diretta con il numero totale di visualizzazioni o con la pila tecnologica di Dazn, la capacità dei Cdn o la dorsale Internet italiana».

 

QUALITÀ IMMAGINE

«Regoliamo e ottimizziamo la qualità dell’immagine sia per il dispositivo che per il tipo di connessione dell’utente. Il problema del re-buffering ha avuto un impatto su tutti i dispositivi. I dispositivi da salotto hanno ottenuto risultati significativamente migliori rispetto a quelli mobili. Mentre sempre più persone iniziano a utilizzare Dazn su smart tv e console, i dati suggeriscono chiaramente che l’esperienza visiva migliorerà».

 

INFRASTRUTTURE IN ITALIA

«L’attuale infrastruttura italiana non è un problema per noi. In occasione del nostro picco di domenica, Dazn stava utilizzando circa il 30% della capacità a disposizione attraverso i nostri partner Cdn e continueremo a lavorare duramente con loro per migliorare costantemente il servizio».

 

L'AIC ha chiesto il rinvio delle prime due gare di Serie B

 

La protesta, inoltre, non si placa. Il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust su DAZN e Sky.

 

In particolare, il Codacons ha deciso di intervenire con un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevole, in merito alla gestione della trasmissione delle gare del campionato di Serie A, basata sull’assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio.

 

Come riportato dal portale Calcio e finanza, l’associazione ha presentato un comunicato all’AGCM in cui spiega:


 «È evidente che la condotta di SKY e DAZN sia scorretta ai sensi del Codice del Consumo, in particolare sia aggressiva ai sensi dell’articolo 24 del Codice in quanto “esercita un indebito condizionamento sul tifoso […] ad aderire a ben 2 abbonamenti con un esborso maggiore in termini denaro e ad usufruire comunque di un servizio di pessima qualità. L’Associazione non può tacere riguardo la condotta commerciale scorretta “posta in essere da DAZN, che si fa pagare 9,90€ al mese per rendere un servizio scadente: le partite trasmesse sono continuamente interrotte anche per chi ha la connessione con fibra ottica. Dal canto suo SKY pone in essere una condotta scorretta in quanto costringe gli utenti a pagare l’abbonamento per la serie A, allo stesso prezzo della scorsa stagione calcistica, non garantendo la trasmissione di tutto il campionato e non dichiarando sin da subito quali sono le partite che non verranno trasmesse».

 

E su Sky:

«La circostanza più grave riguarda gli abbonati a SKY calcio, che lo scorso anno vedevano tutte le partite del campionato, ora nel pacchetto vedranno solo 7 partite su 10 di serie A, ma non potranno sapere quali. Dipenderà dall’orario e dal giorno. Una situazione di grave disagio per gli utenti tv del calcio: ti abboni, paghi e poi bisogna incrociare le dita sperando che la propria squadra giochi nel giorno e nell’orario giusto. Tale situazione costringe di fatto i tifosi ad abbonarsi a SKY per vedere il 70% delle partite e a DAZN, con tutti i problemi tecnici e disagi del caso, per vedere il restante 30% delle partite di serie A. La conseguenza dunque non è una maggiore concorrenza nel settore, ma la duplicazione degli abbonamenti: chi ha già SKY deve abbonarsi anche a DAZN per vedere il restante 30% delle partite, per non rischiare di perdersi la partita della propria squadra. SKY inoltre, nonostante non trasmetta più tutte le partite di campionato, non riduce il costo del proprio abbonamento».