Se Gomes fa il Gomes, il Palermo è un'altra squadra

Occorrono pochi istanti per intuire se Claudio Gomes potrà essere l'arma vincente della partita.
Nonostante un inizio balbettante da parte della squadra, domenica scorsa contro il Cosenza, il francese dava già l'impressione di potere prendere per mano la squadra e portarla via dalla tempesta.
Predicava calma, ordinava gestione, si avventurava nella trequarti avversaria con la solita intraprendenza. Alla fine, Gomes è salito in cattedra nel secondo tempo ed è risultato uno dei migliori dei suoi. E quando ha preso fiducia, la squadra è cresciuta ed è parsa più spensierata.
Ha completato due dribbling di alto livello, ha completato quasi tutti i passaggi effettuati, ha recuperato diversi palloni ed è stato un punto di riferimento.
Non arrivava da un momento semplice, soprattutto dal punto di vista della forma, ma il Gomes di Cosenza resta imprescindibile nonostante il rientro di Blin.
Ora il dilemma: con il rientro di Ceccaroni, il presumibile ritorno di Magnani al centro, su chi dovrà puntare mister Dionisi per la sfida al Brescia di domenica prossima (ore 15, stadio "Barbera"): Gomes, Blin o entrambi? E nel caso, sarebbe allora opportuno sacrificare Ranocchia? Si rischierebbe d'altro canto di avere una squadra poco offensiva con 3 centrali di ruolo e 2 centrocampisti più difensivi. Il Palermo avrebbe più equilibrio ma dovrebbe rinunciare alla fantasia dell'italiano (a dire il vero in ombra nell'ultima apparizione).
Gomes potrebbe allora avanzare di qualche metro agendo da mezzala? La soluzione non è immediata, poiché il francese si trova più a suo agio in mediana. In generale, si dovrà però tenere conto di una considerazione oggettiva: quando Gomes fa il Gomes, il Palermo è un'altra squadra. Pertanto, privarsi del francese ex PSG e City potrebbe rivelarsi un boomerang molto doloroso.