Sabatini: "Salernitana-Palermo snodo cruciale per entrambe"

Domenica 30 marzo andrà in scena allo stadio Arechi la sfida tra Salernitana e Palermo, due squadre con obiettivi diversi ma ugualmente affamate di punti. Walter Sabatini, doppio ex delle due formazioni, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano Le Cronache, analizzando il momento delle due compagini e le prospettive per il prosieguo della stagione.
Sabatini: "Salernitana e Palermo si giocano tutto"
Interrogato sul pronostico del match, Sabatini ha sottolineato l'importanza della partita per entrambe le squadre:
"Hanno entrambe bisogno di punti, come si vede dalla classifica. Il Palermo ha una grande piazza e un obiettivo obbligatorio, che è quello di aggredire i play-off. La Salernitana, invece, deve vincere per rimanere attaccata alla salvezza. Sono due club che si giocano quasi tutto domenica."
L'ex dirigente si è detto sorpreso dalla posizione della Salernitana in classifica, ritenendo che la squadra campana abbia le qualità per uscire dalla zona calda:
"Il campionato di Serie B è una vera e propria via crucis, ogni giornata porta nuove difficoltà. Devo dire che non mi aspettavo di vedere la Salernitana in basso. Il mio augurio è che si salvi direttamente, così come spero che il Palermo riesca ad agganciare i play-off."
L'analisi sulla Salernitana: "Equilibrio e solidità difensiva fondamentali"
Sabatini ha poi offerto un’analisi più tecnica sulla Salernitana e sulle caratteristiche che la squadra deve acquisire per risalire la classifica:
"Per vincere, bisogna trovare un forte equilibrio, ma anche la solidità difensiva è fondamentale. Ho visto alcune partite della Salernitana e in almeno due o tre occasioni la squadra ha fatto bene, riuscendo a ottenere risultati positivi. Breda è un ottimo allenatore, va sostenuto. Ama la piazza e creerà le condizioni per chiudere la stagione nel modo che tutti i tifosi si aspettano."
Il legame con Salerno e l'esperienza in granata
Infine, Sabatini ha voluto ricordare con affetto la sua esperienza a Salerno, sottolineando l'emozione vissuta nei sei mesi della sua gestione:
"Non faccio pronostici, anche se ho sempre avuto come mantra quel famoso 7% di possibilità che riuscimmo a centrare. La mia esperienza nel calcio trentennale mi è servita, ma fui anche fortunato. Tuttavia, la gioia e la tensione che ho vissuto nei sei mesi a Salerno sono state eccezionali. La partecipazione popolare che ho percepito resterà sempre nel mio cuore."