L'odissea di Barbara, palermitana, è finita: sta rientrando

L'odissea di Barbara, palermitana, è finita: sta rientrando

 

Brasile, Uruguay, Argentina e Antartide, prima di raggiungere il Cile, il 7 marzo, e di scoprire che dal 18 dello stesso mese il governo cileno a causa dell'emergenza Coronavirus ha dichiarato lo stato di catastrofe.

È la storia di Barbara Brusca, ricercatrice palermitana, che da tre anni vive in Germania e ama viaggiare per il mondo.

 

"Dopo circa 600 miglia nautiche, il 7 aprile arriviamo al porto di Quintero, nella regione di Valparaiso in sette: tre spagnoli (Pedro, Moni e Javi), una palermitana (io), un argentino (Leo), due cileni (Santi e Victor) e un cane di nome Allegria. Stavamo bene - ha raccontato Barbara a PalermoToday - ma avevamo la necessità di fare il carico di acqua, gasolio e viveri. Appena ci siamo messi in contatto radio con la capitaneria di porto, ci hanno avvisati che avremmo dovuto fare un controllo sanitario per poter sbarcare, anche se praticamente noi eravamo in quarantena da un mese e stavamo bene. Con guanti e mascherine, sono venuti così a misurarci la temperatura e a farci compilare un documento. Il giorno dopo, però, lo sbarco è stato concesso solo ai due cileni".

 

Contatti frenetici con la ambasciate di mezza Europa, per scoprire che non ci sarebbe stato presto un volo di rimpatrio. E allora l'organizzazione della vita in barca a tempo indeterminato, aspettando buone notizie, una chiamata, anzi La chiamata sul telefono satellitare.

 

"La zona dei fiordi della Terra del Fuoco è una delle più umide della Terra, così potevamo passare anche sette giorni di seguito con pioggia. Il nostro ritorno era previsto per inizio aprile, ma già da metà marzo ci rendevamo conto che la pandemia si stava espandendo e che probabilmente avremmo incontrato molte difficoltà per rimpatriare".

 

Finalmente, il 18 aprile il via libera per attraccare quello di Quintero. Poi altri 10 giorni di attesa. Oggi finalmente, Barbara è sulla strada del ritorno a Palermo.

 

Il suo post di incontenibile gioia e un po' di sana ironia su Facebook:

 

 

Tornare a casa ai tempi del COVID-19:
Step 1. Navigare fino ad un porto aperto in Cile
Step 2. Fare un controllo sanitario
Step 3. Aspettare che ti concedano lo sbarco
Step 4. Telefonare tutti i giorni all'ambasciata italiana per avere notizie sui voli di rimpatrio
Step 5. Dopo una ventina di giorni, ti concedono lo sbarco e il console italiano di Santiago ti chiama per dirti che c'è un volo per te: sbarcare e iniziare a ballare, gridare e fare capriole dalla felicità (poi disinfettarsi le mani)
Step 6. Dirigersi a Santiago passando i controlli sanitari
Step 7. Prendere il volo per Parigi organizzato dall'ambasciata francese
Step 8. Prendere l'ultimo volo speciale alitalia Parigi - Roma
Step 9. Prendere un volo Roma - Palermo
Step 10. Organizzare un mezzo privato che ti venga a prendere all'aeroporto (grazie papà!!)
Step 11. Fare altri 14 giorni di quarantena a casa
Step 12. Sperare che dalla fase 2 si passi presto alla fase 3.

Sono arrivata allo step 7...mi sembra davvero un momento da celebrare!!!

 

 

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