Pastore: "Un pezzo di Palermo è nel mio cuore. I più forti con cui ho giocato? C'è anche un rosanero"

Pastore: "Un pezzo di Palermo è nel mio cuore. I più forti con cui ho giocato? C'è anche un rosanero"
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“Arrivai al Palermo con tante aspettative, non dimenticherò mai l’accoglienza della gente all’aeroporto”.
Torna a parlare Javier Pastore che, intervistato da Diretta.it, ripercorre le tappe della sua carriera: dagli inizi in Argentina, nelle giovanili del Talleres e poi all'Huracàn, fino al grande salto parigino, passando ovviamente dall'esperienza in rosanero che lo ha lanciato nel calcio dei grandi.

“Ricordo di aver vissuto tanto la città e la vicinanza della gente – racconta El Flaco - con la quale mi potevo rapportare facilmente, essendo argentino. Palermo è una città stupenda, e li ho conosciuto anche mia moglie. Sono ormai 14 anni che siamo insieme e dico sempre che ho un pezzo di Palermo nel cuore.

Un pensiero, poi, al Pibe de Oro, Diego Armando Maradona, che da c.t. della Seleccion argentina convocò un Pastore poco più che ventenne per il Mondiale del 2010: “Fu un’emozione incredibile. Andai in Sudafrica allenato dal miglior giocatore della storia e come compagno di squadra avevo Messi, il miglior giocatore del momento”.

Infine un giudizio sui migliori calciatori con i quali Pastore abbia mia giocato. E nella risposta del Flaco c'è tanto Palermo: “In generale, a parte Messi, con il quale ho giocato in nazionale, ti direi che è stato Ibrahimovic il più forte. Poi come centravanti puro per me Cavani era unico. Fin da Palermo ho sviluppato un’intesa enorme con lui, sia dentro sia fuori dal campo, dove lui preparava il mate e anche l'asado a noi più giovani (ride). E poi ce n’è un altro.... Chi? Ilicic. Con lui a Palermo ci siamo divertiti tanto. Ma proprio tanto!”.


[Qui l'intervista integrale a Javier Pastore]