Qui Venezia: letale forza offensiva, ma in trasferta non si esaltano

Qui Venezia: letale forza offensiva, ma in trasferta non si esaltano

Una potenza offensiva a tratti inarrestabile, un mister abile e moderno, una serie A sfumata negli ultimi 45 minuti. Per circostanze e forze in gioco, il Venezia rappresenta la candidata più quotata a mettere le mani sulla serie A. I lagunari hanno chiuso la regular season al terzo posto, 70 punti a tre lunghezze dal Como, che avrebbero potuto scavalcare se non avessero concesso la rimonta nel secondo tempo allo Spezia. La squadra di Vanoli dunque sarà decisamente agguerrita, e potrà godere di tutti i benefici derivanti dall'essere arrivata terza, quindi giocare il ritorno in casa e la possibilità di pareggiare nell'arco dei 180 minuti.

Per quanto riguarda il Venezia, le statistiche interessanti da prendere in considerazione sono diverse, e tutte molto eloquenti sia sulla forza di questa squadra sia sui possibili punti deboli . Al Penzo il Venezia non ha rivali, è prima in classifica per punti conquistati in casa (42) con soli 3 KO (Palermo, Reggiana e Sudtirol), mentre in trasferta ha ottenuto gli stessi risultati del Palermo, 28 punti, ma con due sconfitte in più. Sarà fondamentale dunque per il Palermo sfruttare questa minore attitudine del Venezia ad esaltarsi in trasferta nella gara di stasera. Gli arancioneroverdi hanno vinto molto nel corso del campionato, ben 21 sucessi, come le due promosse Parma e Como, ma di contro le sconfitte non sono state poche: 10, di cui ben 7 lontano dalle mura amiche. Infine i numeri relativi alla produzione offensiva, la più prolifica della cadetteria, con ben 69 marcature, precedendo Parma (66) e Palermo (62), grazie anche allo straordinario apporto del capocannoniere della serie B, l'implacabile Joel Pohjanpalo, autore di 22 reti.

Tatticamente il Venezia ha assorbito alla perfezione i dettami di Paolo Vanoli, incarnandone il credo calcistico ed esprimendo un gioco avvolgente, solido, efficace e in alcuni momenti davvero travolgente. Quella veneziana è una formazione capace di combinare fisicità e qualità tecnica, che sfrutta la rapidità dei suoi esterni per guadagnare metri velocemente e la dirompenza dei centrocampisti che costringono gli avversari a un elevato dispendio di energie. Un gioco decisamente contemporanea, non così usuale da vedere in Italia, e che ha chiare influenze date sia dalle varie esperienze all'estero di Vanoli sia dall'organico fortemente internazionale, con diversi elementi provenienti dalla Scandinavia (Joronen, Gytkjaer, Pohjanpalo, Andersen, Ellertsson, Bjarkason). E il 3-5-2 di Vanoli rispecchia per certi aspetti il carattere di quelle zone, quadrato, duro, pragmatico e disciplinato. Il trio difensivo Idzes, Svoboda, Altare rappresenta una garanzia di autorevolezza e forza, anche nel gioco aereo, anche se l'ex Cagliari non sarà della partita stasera, sostituito verosimilmente da Sverko; la linea a 5 non dovrebbe presentare sorprese, con gli instancabili Zampano e Candela sulle corsie laterali e Tessmann, Busio e Andersen in mediana; in avanti spazio alla coppia di ghiaccio, Gytkjaer e Pohjanpalo.

Sono 55 i precedenti tra Palermo e Venezia, con un bilancio complessivo che vede i rosa leggermente in vantaggio, con 21 successi contrapposti ai 18 dei lagunari, con 16 segni X. Dal ritorno del Palermo in serie B, su 4 confronti, la squadra veneta si è imposta 4 volte, vincendo sia l'andata (0-1) sia il ritorno (3-2) la scorsa stagione, e 0-3 al Barbera nel girone di ritorno; il Palermo invece ha espugnato il Penzo con una prova memorabile di Brunori, autore di una tripletta per l'1-3 finale. Per ritrovare un successo interno dei rosanero sul Venezia, bisogna risalire alla stagione 2017/18: anche in quell'occasione la Semifinale Playoff vide scontrarsi le due formazioni (con situazione dei vantaggi invertita) che pareggiarono 1-1 al Penzo (La Gumina e Marsura), mentre al ritorno la squadra di Stellone blindò la Finale, poi persa contro il Frosinone, superando quella di Inzaghi di misura, con l'autogol di Domizzi.