Primavera ad un passo dalla storia
La finale del Viareggio contro la Juve di Fabio Grosso. La squadra di Bosi merita applausi anticipati, comunque vada.

Alcune individualità di puro talento, in un gruppo solido e compatto. A rinverdire i fasti della Primavera del Palermo campione d'Italia nel 2009. Il Tricolore é altra cosa, vero, ma la prima qualificazione a una finale del Torneo di Viareggio vale ugualmente per i ragazzi di Bosi la possibilità di inserirsi tra le pagine della storia rosanero.
La semifinale contro l'Inter vinta dal Palermo è stato un saggio delle qualità del gruppo rosa. Fra una chiamata e l'altra in prima squadra, Bosi ha avuto il merito di portare i suoi a un passo dalle Finali Scudetto e all'ultimo atto del torneo di categoria più prestigioso. Semifinale sintesi della capacità di colpire l'avversario e di saper soffrire di fronte ai tentativi di una superpotenza come l'Inter. I gol di un La Gumina che poco ha a che vedere con la Primavera, la corsa di Giuliano, i colpi di Lo Faso, il rigore tattico di Costantino e Ferchichi. A timbrare le garanzie sul fatto che il futuro rosanero possa passare anche da un settore giovanile florido e talentuoso. In grado di fruttare ancora elementi buoni per la Prima Squadra.
Non c'è solo il Viareggio: sin qui, la rimonta in campionato della
Primavera ha del prodigioso. Dai bassifondi del girone C, al secondo posto che significherebbe finali nazionali a Reggio Emilia. Undici vittorie (dieci delle quali consecutive) nelle ultime dodici gare, un solo ko contro la Roma capolista.
L'appuntamento con la storia, in attesa delle Final Eight, per il primo Viareggio. Contro un pezzo di storia recente del Palermo, quel Fabio Grosso allenatore di una Juventus Primavera padrona della categoria e in piena corsa per uno storico Triplete (Viareggio, Coppa Italia e Scudetto). Avversario più difficile non potrebbe esserci ma per inserirsi nella storia di viale del Fante occorre passare dalla corazzata bianconera.