Russo, giornalista e sociologo: No al Viareggio, provocazione

A due mesi di distanza dall'ultima intervista concessaci, abbiamo incontrato nuovamente il giornalista e sociologo Pippo Russo

Russo, giornalista e sociologo: No al Viareggio, provocazione

L'editorialista, autore dei libri "Gol di rapina" e “M. L’orgia del potere, Controstoria di Jorge Mendes, il padrone del calcio globale" è tornato a parlare ai nostri microfoni. Con lui abbiamo parlato di calciomercato, dell’inesorabile declino del Palermo calcio e delle ultime vicende legate alla messa in vendita della Società da parte del Presidente Maurizio Zamparini.

 

Era prevedibile, secondo lei, quanto operato dal Palermo in quest’ultima sessione di calciomercato? Ricordiamo che a fronte delle cessioni di due centrocampisti, sono stati acquistati, dietro consiglio di Davor Curkovic, un difensore centrale, Toni Sunjic e l'attaccante Stefan Silva, che dopo aver giocato per appena 15 minuti è già fuori per un infortunio che lo terrà lontano dal campo per almeno 1 mese.

Era prevedibile, non c’è nulla che mi sorprende nel calciomercato del Palermo perché segue sempre una linea generale che ormai è in atto da diverse campagne trasferimenti. Questa linea generale dà l’idea che non si agisca granché per guardare alle esigenze della squadra, ma che piuttosto si stia molto attenti agli interessi di certi giri di mercato. Resta il fatto che la squadra sicuramente non è uscita rafforzata dalle due ultime sessioni di calciomercato e questo lo si può dire oggettivamente come qualcosa che presenta un bilancio fallimentare.

 

Nel suo libro “Gol di rapina” lei scrive: lo scopo dell’economia parallela globale del calcio non è produrre prestazioni sportive e risultati, ma far fruttare soldi portati dentro il calcio e da riportare fuori dal calcio raddoppiati o triplicati.

Intanto la movimentazione continua dei calciatori produce, in linea generale, commissioni da pagare. Ci sono, soprattutto nell’Est Europeo, molti club che indirettamente sono controllati da grandi centri di potere per gli agenti, quindi formalmente le transazioni avvengono attraverso i club, ma poi chi li controlla trova il modo di far circolare il denaro. Noi sappiamo che adesso le terze parti sono vietate. Nel controllo dei club questo è un ottimo modo per aggirare questo divieto. Ci sono cose che noi possiamo solo immaginare e che non possiamo dire apertamente. Spesso si può avere l’interesse a far vivacchiare le squadre. E’ risaputo che controllare squadre delle categorie dalla seconda in giù, e quindi poter agire un po’ più nell’ombra, un po’ più al di fuori della luce dei riflettori della grande stampa e del grande calcio, può essere anche un vantaggio. Con questo ovviamente non voglio dire che sia il caso del Palermo.

 

Salvo miracoli, il Palermo è avviato ad una meritata retrocessione. Si può parlare di un incidente di percorso?

In linea di principio posso dire che le operazioni di mercato del Palermo non mi pare che rispondano ad esigenze tecniche di rafforzamento, né siano in linea con un progetto tecnico credibile. Sicuramente non sono nemmeno delle operazioni, sia quelle in entrata che quelle in uscita, che abbiano fatto bene al gruppo, alla squadra e alla possibilità di mettere in piedi un organico competitivo. L’unica cosa che possiamo dire è che, sicuramente, sul piano della capacità di gestire un gruppo e di allestirlo, questa squadra è stata fatta con una straordinaria incompetenza.

 

Come reputa la scelta di Zamparini di non far partecipare la Primavera del Palermo al Torneo di Viareggio?

La reputo come l’ennesima mossa di disinvestimento. Il settore giovanile dovrebbe essere il principale strumento per lo sviluppo di un club. La rinuncia ad una vetrina così importante, dove fra l’ altro negli anni recenti il Palermo si è anche fatto valere, significa che non soltanto c’è in atto un disinvestimento ma, secondo me, si vuole anche lanciare un messaggio alla città, un messaggio quasi provocatorio. Si dice che a Zamparini del Palermo interessa sempre meno e tutto ciò lo si vede dalla tendenza a disinvestire nel settore giovanile.

 

Quale peso dare alle voci su presunte cordate americane o asiatiche interessate a rilevare il Palermo? In molti credono che in realtà Zamparini non abbia nessun interesse a vendere e che queste voci servono solo a calmare la piazza.

Di voci ne sento tante, così come le sentite voi e mi sembrano tutte quante non granché credibili. Sulle intenzioni di Zamparini non ho le idee chiare nemmeno io. Qualcuno mi dice che lui venderebbe anche domani mattina se trovasse un acquirente seriamente intenzionato, però al tempo stesso credo anche io che tutto sommato voglia continuare a rimanere nel mondo del calcio. Credo che le idee chiare a questo punto non ce le abbia nemmeno lui o quantomeno la sua voglia di vendere sia frenata da qualcuno che lo consiglia a rimanere nel mondo del calcio.