Il pareggio, poi il rosso. Che carattere
Grinta e coraggio portano al pareggio. Il sacrificio di giocare con un uomo in meno e la conquista di un punto che vale tre.
Tutto bene quel che finisce bene. Un punto che vale sicuramente tre, non tanto per quanto profuso dai rosanero in "materia di gioco" ma per quanto fatto sul piano caratteriale. Nella partita contro il Milan, questo era l'aspetto che era venuto a mancare maggiormente, ma sicuramente il Milan non è il Sassuolo. Sono queste le partite dove il Palermo deve far punti e la coppia Schelotto-Tedesco non ha fallito.
Il momento cruciale giunge al 50' quando il Sassuolo riesce a ribaltare il match, passando dallo 0-1 al 2-1. La sfiducia poteva prendere il sopravvento, ma calma e coraggio hanno portato al pareggio di Djurdjevic dopo 4' scarsi con un bel gol di testa. Quando tutto sembrava incalanarsi verso un pareggio con poche emozioni, ci pensano Lazaar e l'arbitro Mariani a riavvivare il match. Doppio giallo e Palermo in 10 uomini. Anche in questa occasione le gambe avrebbero potuto iniziare a tremare soprattutto ai più giovani. Il Sassuolo sfrutta l'uomo in più, attacca a testa bassa, Sorrentino toglie la maschera da carnevale e si fa riconoscere per le sue abilità, sofferenza, tanta. Il duo Schelotto-Tedesco tenta di assestare la squadra con l'ingresso di Rispoli, ma 19' con l'uomo in meno son tanti, tanti si, ma sufficenti per dimostare che il Palermo combatte e non molla quel punticino dal valore inestimabile.