Mirri: «Richieste Di Piazza? I numeri parlano da soli»

Il presidente del Palermo Dario Mirri, intervenuto con i giornalisti presenti alla Tonnara Florio per la conferenza stampa dell’ASD Palermo femminile, ha parlato del progetto sportivo di Cinzia Valente e della partnership con la squadra femminile, soffermandosi poi su alcuni temi chiave come la richiesta di Tony Di Piazza per il diritto di recesso e la cessione del club:
“Oggi Cinzia Valente rappresenta oggettivamente, visto l’impegno che ha profuso per il calcio femminile a Palermo, la nostra eccellenza. Ha costituito una società che oggi è in serie B e che noi sosteniamo nella formazione delle ragazze già giovani. Con Cinzia parte della polisportiva Palermo ha una grande eccellenza. Crowdfunding? Le sfide non la spaventano e neanche a me, chiunque voglia sviluppare sport a Palermo non può prescindere da Cinzia Valente e dal Palermo calcio femminile”.
MONTEROSI E ATTACCANTI
“Mi preoccupa che gli attaccanti non hanno segnato? Preoccupa il ris/
- /tato, l’importante è fare gol. L’anno scorso si diceva che Lucca non era un attaccante adatto al Palermo e durante il campionato scorso abbiamo avuto la conferma che non è così, e tutt’oggi continuiamo a vederlo. I giudizi tecnici su attaccanti e difensori vanno fatti alla fine, Brunori e Soleri sono ottimi attaccanti così come Floriano, Fella e Silipo. Bisogna aspettare, siamo alla quarta giornata e dobbiamo, possiamo e pretendiamo di fare meglio”.
DI PIAZZA
“L’ho già detto sei mesi fa, è un tema che riguarderà più gli avvocati che il presidente o altre persone. Il Tribunale o gli avvocati faranno le loro considerazioni, non mi sembra corretto aggiungere qualcosa, i numeri già parlano da soli. Se la richiesta di Di Piazza può rappresentare un intralcio? Spero di no, per il Palermo soprattutto”.
CESSIONE SOCIETARIA
“Non credo che, anche qualsiasi cosa io possa dire, sarò capace di poter sgomberare il campo ad illazioni. Stiamo da cinque mesi lavorando insieme con Lazard per individuare il soggetto migliore possibile, per fare le cose bene ci vuole tempo. Per fare le cose male non servirebbe tutto questo tempo, stiamo facendo di tutto per fare le cose nel miglior modo possibile e questa è l’unica certezza che confermo sempre di poter dare”.