Palermo, la difesa è in via di guarigione

Palermo, la difesa è in via di guarigione

Articolo di Andrea Bosco

Punto di forza fino a ottobre, tallone d'Achille negli ultimi mesi. La difesa del Palermo, un po' in linea con l'andamento generale della squadra, ha vissuto questa stagione tra alti bassi, cominciando con grande equilibrio e solidità per poi perdersi in un caos quasi inspiegabile, se non andando a considerare le pesanti assenze di Ceccaroni prima e Lucioni ora. 

Un'involuzione simile è difficile da comprendere fino in fondo, ma i numeri parlano chiaro; e se è vero che i rosanero hanno iniziato a macinare gol dalla partita di Parma in poi, la situazione della retroguardia ha suscitato molte preoccupazioni nei tifosi e costretto la società a intervenire per colmare delle evidenti lacune. L'acquisto di Salim Diakité dalla Ternana, alla luce della prestazione sfornata dal Palermo venerdì contro il Bari, è apparso immediatamente impattante, garantendo una presenza arcigna dietro, solida, imponente, che nel ruolo di terzino destro mancava, che ha dato un supporto notevole a Nedelcearu 

Il Palermo, dopo 3 mesi, dalla sfida col Brescia vinta 1-0, ha terminato la gara con la rete inviolata, con Pigliacelli inoperoso e due reali rischi presi, entrambi sventati sulla linea da un Matteo Brunori eroico, capitano vero e trascinatore tecnico e mentale di questo Palermo. La prova del numero 9 è stata di grande stimolo per i compagni, con la squadra che ha mostrato unita di intenti, collaborazione e sacrificio come poche volte in questa stagione con continuità nell'arco dei 90 minuti. E dopo aver limitato i danni a Catanzaro con una partita più attenta delle precedenti, quella col Bari ha rappresentato una nuova tappa nel percorso di crescita dei rosanero. O almeno questo è quello che tutti ci auguriamo.