Parla Beppe Iachini: «Palermo condizionato»
Beppe Iachini intervistato da La Gazzetta dello Sport ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera in rosanero, ricordando la splendida cavalcata che portò il suo Palermo alla promozione in serie A.
Inizio sul Palermo.
Abbiamo battuto tanti record dopo essere partiti 13°. Un’annata entusiasmante, con quei giovani che poi hanno dimostrato il loro valore: penso che sia servito per la loro carriera.
Situazione societaria? Un po’ di disturbo può esserci stato, però credo che la squadra abbia sempre saputo quanto sia importante la A per il futuro del Palermo.
Ma c’è il Brescia.
Una piazza che trascina. Si avvertono segnali positivi, vuol dire che tutte le componenti viaggiano unite: entusiasmo, fiducia e lavoro portano queste situazioni positive. I gol nel finale? Chi lotta per vincere ci crede sempre. Nel finale c’è stanchezza e le squadre si allungano, così vengono fuori la mentalità e le qualità dei più forti. E poi se arrivano risultati e i giocatori stanno bene, perché cambiare?!
Un pensiero sulla sorpresa Lecce.
La squadra sta facendo un ottimo percorso con un lavoro straordinario, ha una gara in più ma occhio: di scontato da qui alla fine non c’è nulla, ci sono tante trappole.
Liverani? Da due anni porta avanti un percorso e questo aiuta.
Infine una massima sui playoff.
Sono sempre incerti, ci sono squadre con ottimi organici come Benevento e Verona: il terzo posto è sempre vantaggioso ma guai ad arrivarci da delusi.