Palermo, Brescia e quella stagione 18/19 che portò in Serie A Eugenio Corini
Corsi e ricorsi storici, quelli tra Palermo e Brescia. Come quelli legati alla stagione 2018/2019, che portarono un Palermo che partiva da strafavorito in campionato (pur avendo cambiato guida tecnica cacciando un Roberto Stellone per riportare in rosanero Bruno Tedino) e un Brescia da piazzamento play-off a fare la stagione della vita.
Con chi in panchina, tra le rondinelle? Eugenio Corini, che prese il posto dopo due giornate di David Suazo che altro non era stato se non l'ennesimo esperimento in panchina di Massimo Cellino. Era il Brescia di Ernesto Torregrossa e Alfredo Donnarumma, che stravolse gli equilibri della Serie B con un tandem spumeggiante a suon di gol.
Il Palermo, invece, era l'ultimo pre-fallimento: quello con George Puscas, Stefano Moreo, Cesar Falletti ed Ilija Nestorovski in attacco. Due squadre partite con obiettivi assai diversi ad inizio stagione, e che videro stravolgere le proprie ambizioni coi rosanero che alla fine di quell'anno andarono incontro al fallimento. E con Eugenio Corini che, suo malgrado da bresciano di Bagnolo Mella, potrebbe anche condannare i lombardi alla retrocessione in C in caso di incroci del destino ostili per i ragazzi di Daniele Gastaldello.