Nove anni fa Italia Campione del Mondo: "Il cielo è azzurro sopra Berlino"...

Si dice 9 luglio e non può non tornare in mente quel 9 luglio 2006... Per gli amanti del calcio non una data come le altre:  non si può non ritornare con la memoria a quella notte tedesca, quando gli azzurri si laurearono campioni del mondo, dopo una gara emozionantissima contro la Francia, terminata 1-1 dopo un rigore assegnato ai galletti, fra le proteste dell'Italia ed il pari di Marco Materazzi. Il tutto condito dalla testata di Zidane, che determinò l'espulsione del francese, e poi i rigori, che terminarono 5-4, con il gol decisivo di Fabio Grosso (rosanero ancora per qualche giorno) dopo l'errore di Trezequet. L'Italia era arrivata a quei mondiali con sulle spalle gli avvenimenti di Calciopoli che avevano preceduto i Mondiali. Il gruppo era straordinario, formato da Nesta, Cannavaro, Del Piero, Buffon, Pirlo, Inzaghi, Gattuso, De Rossi, Zambrotta, Luca Toni e Totti, seppure reduce da un infortunio. Ma c'erano anche gli outsider, che dettero un apporto decisivo: Perrotta, Camoranesi, Materazzi e Fabio Grosso. La conquista del mondiale sembrò come una rivalsa del calcio italiano e si ebbe l'impressione che potesse essere un punto di partenza per una bonifica profonda del sistema. Ma la corruzione era molto più profonda di quanto si poteva immaginare, come  dimostrato fino ai nostri giorni. Il Mondiale del 2006 fu un'occasione persa per ripulire fino alle radici l'Italia del pallone. Si potrebbe dire che Marco Civoli abbia urlato «Il cielo "fu" azzurro sopra Berlino», perchè il futuro del calcio dopo di allora, con indagini che si ripetono anno dopo anno,   è tutt'altro che sereno:  ancora oggi è molto nebuloso. (p.m.)