Non poteva piovere per sempre

Non poteva piovere per sempre

Più scuro di mezzanotte non poteva fare. L'acqua ci lavava, il vento ci asciugava. Non poteva piovere per sempre. Tra due proverbi tipici della cultura siciliana - orrendamente italianizzati, va detto - e una semi-citazione ad uno dei b-movie più rappresentativi degli anni '90, quella contro il Parma resterà probabilmente uno dei capitoli più significativi di questo nuovo Palermo. Anche più di qualche partita della cavalcata play-off.

Perché c'è stata poesia, c'è stata magia nel vedere tifosi coperti da simil k-way sotto la pioggia non arretrare nemmeno di un centimetro con canti, cori, supporto alla squadra mentre Franco Vazquez - che nel suo romantico ritorno al Barbera ha poco impressionato, va detto - e compagni seminavano a sprazzi un po' di panico con le sgroppate di Sohm e Bonny. Ma c'è stato qualcosa di romantico anche in Mateju che si fa tutto il campo per chiudere una meravigliosa diagonale a sinistra, così come in Devetak che spara un filtrante clamoroso per Broh mentre Brunori non approfitta del regalo del primo tempo tentando un difficilissimo esterno.

Non c'è gioco? Sbagliato. C'è pragmatismo, nel bene e nel male. Comincia ad esserci concretezza in fase di ripartenza, con diversi tocchi di prima e un paio di capovolgimenti di fronte degni di nota. Si cominciano a sfruttare bene i cross, che siano su calci piazzato o su azione. La difesa si registra partita dopo partita, con Nedelcearu che sta prendendo le misure alla realtà tattica rosanero ergendosi a guida. E, soprattutto, chi subentra lo fa col sorriso sulle labbra e provando a dare il proprio contributo. E questo, va detto, è un gran merito di Eugenio Corini. Non poteva piovere per sempre, il Palermo non poteva essere quello di Terni. Due vittorie di fila ci hanno ben evidenziato pregi e difetti di una squadra che poteva soltanto crescere, che probabilmente troverà qualche altra battuta d'arresto ma che sta trovando la sua strada, con una salvezza che come abbiamo detto più volte può essere tranquillamente raggiunta e con un panorama d'altitudine nella parte sinistra della classifica non troppo lontano.